Tornano gli HR Innovation Award dell’Osservatorio HR Innovation del Politecnico di Milano. Un appuntamento che, anno dopo anno, è diventato una sorta di termometro dell’innovazione nelle Direzioni del Personale italiane. Non un premio qualunque, ma un contesto che dal 2011 raccoglie, analizza e mette a sistema le esperienze più avanzate nella gestione e nello sviluppo delle persone.
In un momento in cui il lavoro sta vivendo una trasformazione profonda – tra digitalizzazione, nuove competenze e modelli organizzativi in evoluzione – il contest si conferma come uno spazio utile per osservare cosa accade “nel laboratorio” delle HR italiane: quali approcci stanno emergendo, quali soluzioni si stanno rivelando più efficaci, quali nuovi modi di lavorare stanno prendendo forma.
Indice degli argomenti
Un meccanismo virtuoso che genera conoscenza
Lo spirito dell’iniziativa rimane invariato: creare conoscenza, favorire la condivisione delle pratiche più efficaci e innescare un meccanismo virtuoso di scambio all’interno delle Direzioni HR. La visibilità che l’Osservatorio garantisce ai progetti candidati permette infatti di:
- far emergere approcci innovativi, spesso sperimentati all’interno di singole realtà ma ancora poco diffusi nel sistema Paese;
- mettere a confronto metodologie diverse e nuove modalità di gestione;
- accelerare la maturazione dei processi HR in tutte le organizzazioni, non solo in quelle premiate.
Il contest è aperto a tutte le organizzazioni – pubbliche e private, di qualsiasi settore o dimensione – con un’unica condizione: non offrire sul mercato prodotti, servizi o soluzioni digitali destinate ai processi HR. Una scelta pensata per tutelare l’imparzialità e per valorizzare chi innova dall’interno.
I criteri di valutazione: dove passa oggi l’innovazione HR
La commissione analizzerà i progetti sulla base di quattro grandi direttrici, che raccontano molto di come sta cambiando il ruolo delle HR:
- Grado di innovazione dell’iniziativa: dall’uso di tecnologie digitali al ripensamento dei modelli di gestione.
- Diffusione e impatti: quanto l’iniziativa incide sui processi, quante persone coinvolge, quanto riesce a trasformare il modo di lavorare.
- Modalità di gestione del progetto: strategie di Change Management, percorsi formativi, stima dei benefici, capacità di coinvolgere l’organizzazione.
- Impatto sulla sostenibilità: ambientale e sociale, dalla riduzione degli sprechi ai benefici legati a equità, benessere e qualità del lavoro.
Una volta definiti i finalisti, sarà l’Advisory Board dell’Osservatorio — una comunità composta da Direttrici e Direttori HR di medio-grandi organizzazioni italiane — a decretare i vincitori dell’edizione 2026.
Perché gli HR Innovation Award contano
Più che un premio, gli HR Innovation Award sono diventati negli anni un osservatorio privilegiato sulle trasformazioni del lavoro. I progetti che emergono raccontano sempre qualcosa del momento storico: la spinta alla digitalizzazione, l’attenzione crescente al benessere, la necessità di nuove competenze, il ruolo dei dati nelle decisioni HR, fino all’integrazione di obiettivi ambientali e sociali.
Seguire l’evoluzione dei progetti candidati significa leggere in anticipo – e spesso con una certa chiarezza – dove si sta muovendo l’intero ecosistema delle risorse umane.
Come partecipare: candidature aperte fino al 30 gennaio 2026
Per partecipare è sufficiente compilare la scheda di candidatura e inviarla a luca.lacola@polimi.it.
La scadenza è fissata per venerdì 30 gennaio 2026.
Da qui parte un percorso di valutazione strutturato: una commissione di esperti dell’Osservatorio effettuerà una prima analisi delle proposte. Ai progetti che supereranno questa fase seguiranno alcune interviste di approfondimento, necessarie per identificare la rosa di finalisti.







