- Implementazione e normativa dello smart working: introdotto e rafforzato durante l’emergenza COVID-19, lo Smart Working è regolato dal 2017 e si basa su un accordo tra datore di lavoro e lavoratore. È caratterizzato da flessibilità, superando i tradizionali vincoli di orario e luogo di lavoro.
- Orario di lavoro e disciplina: la questione centrale è se un dipendente possa essere sanzionato disciplinarmente o licenziato per non seguire rigidamente l’orario d’ufficio, nonostante il completamento degli incarichi.
- Sentenza della Corte di Cassazione: la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 2761 del 2024, ha stabilito che il licenziamento di una dipendente in Smart Working, che aveva violato l’orario d’ufficio ma completato i suoi compiti, era illegittimo. La decisione ha sottolineato che la flessibilità nell’orario è accettabile se gli obiettivi aziendali sono raggiunti, aprendo la strada a una maggiore elasticità nello Smart Working.
NORMATIVA
Smart Worker: no al licenziamento per mancato rispetto dell’orario di lavoro se si raggiungono gli obiettivi
Su questa tematica si è espressa la Corte di Cassazione che, con la sentenza n. 2761 del 30 gennaio 2024, ha affermato alcuni importanti principi sul tema
Avvocato Employment DLA Piper
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