Wellbeing

Social Detox e Digital Detox: “staccare la spina” per il nostro benessere

Il mondo è sempre più connesso e interconnesso, veloce, pubblico, luminoso, tecnologico: oggi più che mai, siamo persi senza smartphone e connessione a Internet. Ma questa urgenza, o dipendenza, influisce sulla nostra salute psico-fisica. Occorre prendere delle pause, e le ferie sono il momento migliore

Pubblicato il 24 Feb 2022

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Quante volte vi è capitato di trovarvi in un luogo meraviglioso, per una vacanza, una gita o per lavoro, e non godervelo appieno perché troppo impegnati a scattare la foto perfetta da pubblicare nelle stories del vostro canale Instagram? Se vi è capitato almeno una volta nell’ultima settimana di sentirvi sopraffatti dall’urgenza di comunicare qualcosa sui vostri canali digitali personali, se lo scroll compulsivo del telefonino vi ha rubato ore di sonno o se non siete riusciti a seguire il vostro programma preferito perché contemporaneamente stavate utilizzando il tablet… avete bisogno di un Social Detox o di un vero e proprio Digital Detox!

Social Detox e Digital Detox: differenze

Per Social Detox si intende un allontanamento dal mondo dei social media, se questi diventando una presenza troppo ingombrante nelle nostre giornate o rubano troppo del nostro tempo alla famiglia e all’interazione “reale”.

Il Digital Detox è uno step in più: non solo legato ai social ma a tutta la sfera digitale, diciamo un abbandono progressivo di tutti quei device che ci rendono schiavi di uno schermo per troppe ore al giorno.

Quest’ultimo è ovviamente ancora più complesso perché significa, in pratica, mettere da parte quel dispositivo che ormai è diventato un prolungamento del nostro braccio, lo smartphone, e che ci consente di fare azioni quotidiane che non sembriamo più in grado di fare senza il telefono – dal preparare una ricetta per la cena al seguire le indicazioni del navigatore.

Oggi più che mai, con l’emergenza Covid-19 ancora in corso, la tecnologia e l’interazione digitale sono la nostra salvezza, ci permettono di lavorare, di sentire amici, parenti e colleghi lontani, di mantenere i rapporti a distanza, di fare e-shopping, di informarci… lungi da noi dire che tutto questo sia un male, al contrario.

Ma la volontà di connessione e condivisione digitale, se portata all’eccesso, può creare una vera dipendenza e una serie di disturbi di ansia e stress, un sovraccarico cerebrale ed emotivo faticoso da gestire. E questo vale per chiunque, a prescindere dal lavoro, ma vale un po’ di più per i marketer e digital marketer, che vivono questa simbiosi con gli strumenti digitali quasi come una missione o un dovere professionale, spesso persino con conseguenza negative a livello di salute.

Meno connessi e più felici: gli studi confermano

È proprio così, e un numero crescente di studi lo conferma. L’Harvard Business Review, ad esempio, segue ormai da anni il delicato equilibrio tra vita persona e professionale, così come quello tra attività “fisiche” e digitali.

I primi sondaggi sono datati 2017 e, in seguito, i dati hanno confermato un assunto: più tempo passiamo sui social media, più siamo infelici. In particolare, la correlazione diretta tra i due elementi è stata trova da HBR tra lo scorrere il feed di Facebook e i livelli di serotonina (più bassi) e di stress (più alti), in migliaia di individui del campione preso in esame.

Questo principalmente perché controllare compulsivamente lo smartphone genera ansia, così come tende a isolare, mortificando la conversazione con i propri interlocutori reali.

Questi dati sono stati confermati da uno studio della piattaforma Zapier, che parla di un vero e proprio “technology overload”, soprattutto per i giovani della Generazione Z ma anche per i Millennial, capace di portare al burnout, a lasciare il lavoro e a veri problemi di salute psico-fisica.

Social Detox: come abbandonare i Social (almeno per un po’)

Ci sono tanti tipi di disintossicazione da social media, più o meno forti a seconda del grado e della tipologia di dipendenza che avete sviluppato.

Pulizia dei contatti fastidiosi

La più light prevede di ripulire la vostra lista contatti da tutti quelli che vi fanno solo e irrimediabilmente innervosire. Quel collegamento LinkedIn che posta solo titoloni acchiappa-like da svendita oppure quel parente su Facebook che diffonde fake-news e vi fa davvero prudere le mani… abbiate il coraggio di digitare “elimina” dalla lista degli amici e ne guadagnerete in salute!

Eliminare i profili che non usate più

Fate pulizia anche dei vostri account: se ormai il vostro feed di Facebook è fermo al 2016 oppure se avete attivato TikTok solo per mera curiosità intellettuale, decidete consapevolmente di eliminarli. Non avrete più la tentazione di attivare le piattaforme solo per il gusto di scrollare, perdendo tempo a guardare post di altri.

Imporsi un tempo massimo (e rispettarlo)

Ci sono molte app che consentono di monitorare quanto tempo passiamo “attaccati” ai nostri profili social, spesso le piattaforme stesse mettono a disposizione questi dati, come Instagram ad esempio.

Utilizziamo davvero questi dati per comprendere se il nostro passare il tempo sui social non stia diventando un’ossessione e non rubi tempo alla vita reale, imponendoci un tempo massimo settimanale che possiamo – di settimana in settimana – provare a diminuire ulteriormente, come se fosse una sfida con noi stessi.

Le stesse Social Company stanno introducendo nuove funzionalità orientate proprio a garantire un maggiore benessere degli utenti e un uso più consapevole delle piattaforme. Già lanciata come sperimentazione in diversi Paesi del mondo nel dicembre 2021, ad esempio, è “Take a Break” di Instagram, che sta ampliando la fase di testing da febbraio 2022.

Attiva negli Stati Uniti, in Canada, Australia e in India, “Prenditi una pausa” è arrivata in Europa e dal 16 febbraio è attiva anche in Italia: consente all’utente di impostare delle notifiche per segnalare un uso troppo continuativo del Social, dopo 30 minuti di navigazione. Non solo, oltre all’avviso di necessaria disconnessione, vengono anche forniti dei consigli su come impiegare al meglio il proprio tempo per ritrovare il contatto con la realtà (chiama un amico, ascolta la tua canzone preferita, esci a fare una passeggiata).

La responsabile delle politiche pubbliche di Instagram e Facebook India, Natasha Jog, ha dichiarato in merito che «Il benessere dei giovani è una priorità, l’uso dell’App deve essere consapevole e volontario, stiamo lavorando per far sì che Instagram sia un luogo sempre più sicuro».

Pare che, dalle sperimentazioni di questi 3 mesi nei primi Stati test, il 90% degli utenti che imposta il “Take a Break” ne rispetti poi effettivamente le indicazioni. La maggiore preoccupazione, infatti, è l’uso eccessivo da parte degli adolescenti, tanto che IG ha realizzato anche una Guida rivolta ai genitori per comprendere come far utilizzare l’App nel modo corretto ai figli.

Per impostare la funziona basta accedere all’App, entrare nel profilo sotto la voce “La tua attività” e selezionare “Tempo trascorso” e successivamente “Imposta un promemoria per fare delle pause”.

Chiusura totale almeno per due settimane

Se invece c’è un social che amate al punto da averne fatto una malattia, se condividere le foto del vostro arredamento su Pinterest o pubblicare mini-video del vostro cane su TikTok è diventato qualcosa di compulsivo, provate a cancellare il profilo. Fatelo, non succede nulla, se proprio vi mancherà potrete crearne uno nuovo. Studi dimostrano che passare almeno 2 settimane senza un canale social attivo fa perdere subito interesse e si sarà meno portati a volerlo riattivare nuovamente, a dimostrazione del fatto che questa smania di condivisione non ha nulla di realmente utile e positivo.

Benefici del Social e Digital Detox

Se sul momento vi sentirete un po’ scollegati dal mondo, bene, significa che sta funzionando: il senso di spaesamento iniziale verrà ricompensato da ciò che guadagnerete praticamente nell’immediato.

  • Avrete più tempo per voi e per la vostra famiglia senza distrazione: basta cene mangiate fredde per i troppi scatti al piatto prima di iniziare a gustarlo e sì al dialogo reale, invece di fissare ciascuno il proprio dispositivo, commentando video di gatti anziché parlare;
  • Proverete minore stress e ansia, perché ciò che vediamo sui Social come semplici utenti è una versione edulcorata e migliorata delle vite degli altri, e il paragone con la propria esistenza, con il proprio tenore di vita o il proprio stesso corpo a volte può generare senso di inadeguatezza e sconforto;
  • Sarete più concentrati e più efficaci sul lavoro: purtroppo oggi più che mai lo smart working e una certa cultura aziendale porta a pensare che essere always-on, sempre operativi ad ogni ora del giorno e della notte e anche nei weekend, sia sinonimo di tenerci al proprio lavoro. La verità è che non staccare mai e inviare email di lavoro anche la domenica o alle 3 del mattino genera uno stress che può sfociare in vero burn-out, cioè una sensazione di estremo esaurimento delle energie e della passione per la propria professione, più comune di quanto si pensi soprattutto nelle professioni legate al marketing, alla consulenza e al terziario in generale. Staccare significa essere più efficienti e performanti nei momenti in cui dobbiamo davvero esserlo e fare il nostro lavoro al meglio;
  • Migliora la qualità del sonno, perché è stato scientificamente provato che fissare lo schermo luminoso dello smartphone prima di dormire interferisce con il riposo, agitando le cellule cerebrali e aumentando il battito cardiaco. Anche la vista ringrazia: infatti, altra brutta abitudine di troppi italiani che pesa sulle diottrie, è riprendere lo scroll dei social e il check delle e-mail come primissima cosa la mattina, avendo il telefonino sul comodino;
  • Migliora la postura, perché passare troppe ore al PC o con il capo piegato per guardare lo smartphone alla lunga rovina la schiena e può portare a problemi di cervicale.

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