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Torna la School of Innovation di Avanade e diventa globale: innovazione e sostenibilità per le sfide di business dei clienti

Dopo il successo dell’edizione 2021, condotta a livello europeo, parte un programma globale che in sei mesi coinvolgerà risorse interne di Avanade, aziende e rappresentanti del mondo accademico. L’obiettivo è costruire un network condiviso e internazionale per definire l’approccio migliore a innovazione e sostenibilità. Parla Andrea Silvestri, Innovation Lead di Avanade ICEG

Pubblicato il 16 Mar 2022

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Realizzare insieme un ecosistema propositivo in cui condividere idee ed esperienze e creare innovazione di valore, è questo ciò che punta a fare la School of Innovation di Avanade. Il concept, studiato dai team di Italia e Spagna nel settembre 2020, dopo essersi concretizzato in un’iniziativa di respiro europeo, oggi si è evoluto in un programma globale che vuole catalizzare esigenze, vision e obiettivi di imprese, sviluppatori tecnologici, system integrator e comunità accademica.

Un nuovo approccio alla condivisione di idee ed esperienze

“Non è un corso tradizionale, con le classiche sessioni in aula per intenderci. È un’esperienza estesa, che si prolunga nel tempo e che ha l’obiettivo, non solo di fornire informazioni sugli scenari digitali e sul ruolo della tecnologia nel portare innovazione a persone e clienti, ma anche e soprattutto di provare a mettere a fattor comune esperienze concrete”, spiega Andrea Silvestri, Innovation Lead di Avanade ICEG e tra gli ideatori del programma. L’iniziativa consente alle aziende partecipanti di offrire ai propri manager un percorso executive che tratta vari scenari di innovazione e di lavorare su una business challenge con un team di Avanade dedicato.

“In qualità di player di rilievo del settore digitale e di società di consulenza ci siamo chiesti quale dovesse essere il nostro ruolo all’interno del tessuto industriale europeo e in che modo avremmo potuto aiutare i clienti a crescere”, racconta Silvestri. “Essendo l’innovazione il perno della nostra attività aziendale, ci è sembrato naturale dotarci di strumenti nuovi per formare i talenti interni, affinandone cultura, strumenti e metodo. Nel realizzare questa idea ci è parso subito chiaro come fosse possibile mettere a disposizione dei clienti, e più in generale del nostro network, i risultati raggiunti, coinvolgendo anche partner istituzionali, a partire da Microsoft”.

Ed è così che nella primavera del 2021 è stata inaugurata la School of Innovation: 112 partecipanti interni provenienti da tutta Europa che si sono cimentati in un percorso di confronto e crescita durato quattro mesi. “Il programma è a numero chiuso, e le risorse sono state selezionate una per una, in base al loro mindset e al tipo di specializzazione maturata in azienda”, spiega Silvestri, precisando che si tratta prevalentemente di consulenti senior e manager, persone di esperienza, che lavorano nel settore da 10-15 anni ed hanno dimostrato sul campo di saper essere propositivi e di interpretare in modo innovativo le esigenze dei clienti”.

Clienti che, all’interno del programma, seguono un track parallelo a quello dedicato alle persone di Avanade. “A differenza da quanto ci si potrebbe aspettare, non è un iter formativo nell’ambito dell’IT: il taglio è nettamente orientato al business, per aiutare i manager e decisori dei nostri clienti a comprendere come realizzare valore dall’innovazione, come organizzarsi per sostenere il proprio vantaggio competitivo nel tempo e quali strumenti occorrono per creare un processo strutturato per alimentarla. In altre parole”, continua Silvestri, “vogliamo condividere un sistema di gestione che stimoli i fattori di innovazione all’interno delle aziende, permettendo di collocare le idee e le iniziative in un portafoglio che risulti davvero in linea con gli obiettivi strategici aziendali”.

Tra i partecipanti alla precedente edizione: Banco BPM, Rulmeca, Mapei, Repower, Tenova.

Le novità dell’edizione 2022

Nel 2021 sono stati 82 gli executive, provenienti da 18 aziende, che hanno preso parte alla School of Innovation. L’edizione di quest’anno, partita ufficialmente il 7 febbraio, vedrà una platea assai più vasta, trattandosi ormai, come detto, di un programma globale. “Siamo nella fase di raccolta delle adesioni”, precisa Silvestri. “I partecipanti interni sono circa 400, scelti tra una rosa di quasi mille candidature ricevute da tutto il mondo. La sfida per l’edizione 2022 è stata ed è quella di far convergere in un unico palinsesto le esigenze e le aspettative della clientela globale, mettendo insieme un programma che rappresenta lo sforzo condiviso degli Innovation team delle diverse Region di Avanade”.

L’espressione palinsesto non è casuale: Avanade ha organizzato una serie di eventi che nel corso di sei mesi, grazie anche all’adozione di soluzioni avanzate di interattività, coinvolgerà gruppi di lavoro cross-continente in sessioni di design thinking e master class a distanza. “Siamo diventati degli streamer”, dice Silvestri. “Abbiamo dato vita a una sorta di canale “Twitch” interno con produzioni live televisive ed è stata messa a disposizione dei partecipanti una piattaforma in stile Ted che sfrutta l’intelligenza artificiale per fornire accesso a una libreria in continua crescita di contenuti originali. Parliamo di un vasto repository organizzato, da navigare per criteri di interesse che spaziano da tematiche di business verticali, al design di nuovi servizi e prodotti”.

Il fulcro dell’intero progetto, quest’anno, è il concetto di sostenibilità. Inteso non solo nei termini specifici dell’impatto ambientale generato da qualsiasi organizzazione economica, ma anche come motore di trasformazione dell’intera società. “Qualcuno parla di capitalismo degli stakeholder come nuovo modello economico”, spiega Silvestri. “In questo nascente scenario, a prescindere dal fatto che si adotti la prospettiva del mondo industriale o quella dei consumatori, la capacità di innovare rappresenta un elemento essenziale per le aziende che si stanno ponendo domande su come sia possibile comprendere le esigenze degli stakeholder e supportare, anche grazie al digitale, un cambiamento sul piano strategico”.

Il collante di un approccio complesso e multilivello come quello elaborato da Avanade non può che essere l’integrazione delle energie che arrivano dal versante accademico. “Ricerca e sviluppo e nuove teorie per la formulazione di modelli di business innovativi basati sulle tecnologie emergenti possono convergere solo se si fa leva sul mondo delle università”, chiosa Silvestri. “Ecco perché abbiamo realizzato una partnership con la Universidad Alfonso X El Sabio – UAX di Madrid, da cui è scaturito un programma di innovazione per la creazione di un campus sostenibile.

“I professionisti del futuro, di ogni settore, devono essere allineati e completamente immersi nelle metodologie più attuali con cui le aziende gestiscono i loro funnel di innovazione. Un’immersione che solo la collaborazione con un’azienda altamente innovativa come Avanade può assicurare”. Ha commentato Isabel Fernández, rettrice dell’Università spagnola.

L’iniziativa è stata integrata nella School of Innovation – dove è stato dedicato un track specifico per gli studenti dell’università – e ha l’obiettivo di creare un master ufficiale presso l’ateneo. Non nascondo che, dopo aver trovato il partner adatto, ci piacerebbe fare la stessa cosa anche in Italia”.

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