- La Direttiva UE 2019/1937 tutela i whistleblower, ossia coloro che segnalano attività illecite o frodi all’interno delle organizzazioni.
- La nuova legge estende la possibilità di segnalazione non solo ai dipendenti, ma anche a ex dipendenti, candidati, lavoratori autonomi, liberi professionisti, consulenti, volontari, tirocinanti, azionisti e stakeholder.
- Le organizzazioni devono creare canali di segnalazione sicuri, spesso tramite software crittografici, per proteggere la riservatezza dei denuncianti. In caso di mancato adeguamento o violazioni, l’ANAC può infliggere sanzioni pecuniarie da 10.000 a 50.000 euro per ritorsioni, ostacoli alle segnalazioni, violazioni dell’obbligo di riservatezza o mancata istituzione dei canali di segnalazione.
GUIDE E HOW-TO
Whistleblowing: cos’è, la normativa ed entro quando bisogna adeguarsi
A breve anche le aziende italiane dovranno allinearsi alle regole comunitarie che proteggono i dipendenti dal rischio di ritorsione nel caso in cui intendano segnalare comportamenti illeciti all’interno delle organizzazioni. Cerchiamo di fare chiarezza su cosa prevede la nuova disciplina
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