Le priorità per il 2016

Danieli, una nuova piattaforma per la gestione HR

La multinazionale punta sul “fattore umano”: svilupperà un portale che mette a disposizione delle persone servizi e informazioni, con l’obiettivo di favorire la comunicazione interna e rafforzare la Brand Identity. Un’iniziativa, come le altre in corso, gestita in parallelo dalla direzione ICT e dalle Line of Business. Intervista al CIO Alexander Stewart

Pubblicato il 25 Gen 2016

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Alexander Stewart, Executive Vice President Information & Communication Technology di Danieli

Integrazione fra le società del Gruppo e diffusione di una mentalità “corporate”. Sono i must che orientano oggi le priorità della Direzione ICT di Danieli, la multinazionale italiana con sede a Buttrio leader mondiale nella produzione di impianti siderurgici con oltre 10.000 dipendenti. In quest’ottica, sono state avviate diverse iniziative, in particolare nell’ambito della Communication & Collaboration. Spiega il CIO Alexander Stewart, intervenendo nell’ambito della Digital Innovation Academy del Politecnico di Milano: «Il progetto che ci vede maggiormente focalizzati nel 2016 è quello dedicato allo sviluppo di una nuova piattaforma per la gestione HR, che sarà fruita come Software as a service». Il Manager elenca poi le altre priorità: «il secondo progetto è il nuovo ERP, anch’esso previsto in SaaS, per il quale stiamo terminando la software selection; il terzo è l’evoluzione del CRM; il quarto, infine, è l’implementazione di un portale che unifichi i valori del Gruppo». Quest’ultimo non sarà una semplice intranet: sarà invece incentrato sui dipendenti, per permettere loro di fruire di servizi e informazioni e di accedere alla knowledge base aziendale. In parallelo si sta sviluppando anche un progetto di workplace con l’obiettivo di dare agli utenti una nuova e miglior “user experience”, per gestire al meglio il proprio lavoro.

Una direzione ICT trasformata

Per poter supportare questi progetti la Direzione ICT ha dovuto trasformarsi notevolmente «per diventare più flessibile e dinamica, in grado di affrontare il cambiamento che sta avvenendo nel mondo della tecnologia e dell’informatica». La nuova funzione è quindi suddivisa in due aree: l’area Services, che gestisce tutte le casistiche che impattano il livello di servizio percepito e la user experience (in quest’area sono ricompresi il Demand Management, le Operations e il Service Management); e l’area Solutions, che gestisce invece la creazione di soluzioni (sono qui ricompresi l’ingegneria delle soluzioni e il computing center). «Attraverso questa organizzazione la Direzione ICT fornisce linee guida all’intera azienda e un interfacciamento più snello e immediato con i clienti interni, anche attraverso una struttura di Demand Management allineata con quella aziendale», spiega il Manager.

In questo contesto organizzativo, la gestione dell’innovazione non è costituita da una struttura a parte, quanto piuttosto da una sovrastruttura gestita tramite comitati e workshop dedicati e associata a ruoli progettuali. «In quest’ottica, stiamo ripensando lo stesso ufficio ICT, come un open space dinamico, con aree adatte al lavoro di gruppo, per assecondare l’idea che la nostra Direzione sia un hub dove le persone possono collaborare insieme su vari progetti. Su questo approccio siamo molto fiduciosi e pensiamo possa diventare un pilota per tutta l’azienda», conclude Stewart.

Tutti i progetti di innovazione in azienda sono promossi dalla Direzione ICT e poi condivisi dalle Line of Business, e stimolano la ricerca di alcuni nuovi ruoli professionali e skill che stanno diventando fondamentali in questi mesi, e lo diverranno sempre più nei prossimo anni, come quello del Data Scientist.

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