Futuro del lavoro

Selezione del personale 5.0: intelligenza artificiale e software integrati per trovare il candidato giusto

Nel processo di recruiting si diffondono le nuove tecnologie per supportare le aziende che oggi hanno anche centinaia di posizioni aperte, con in media 250 candidature per ciascuna. Dalla scrematura dei curricula possibile con l’AI al rendere partecipi tutti gli ‘attori’ coinvolti nel processo di selezione con software ad hoc, ecco come cambia la ricerca del personale

Pubblicato il 05 Mar 2020

Andrea Sabattini

Product manager “Gestione Risorse Umane”, Zucchetti

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La selezione del personale oggi è uno degli ambiti per cui il supporto delle nuove tecnologie può fare la differenza. Basti pensare alla situazione in cui si trova oggi un recruiter: una ricerca di Glassdoor (sito Internet sul quale gli impiegati recensiscono le aziende) stima che per un singolo annuncio di lavoro il selezionatore riceve in media 250 candidature.

Se si considera che molte grandi aziende hanno contemporaneamente decine, se non centinaia di posizioni aperte, tutto questo si traduce in un’enorme mole di informazioni da gestire. Ecco perché diventa fondamentale disporre di strumenti che possano non solo rendere più veloce la ‘scrematura’ di migliaia di curricula, ma anche consentire la condivisione delle informazioni con altri colleghi del team o di altre persone coinvolte nel processo di selezione, come i responsabili della BU in cui la persona ricercata andrà inserita.

Il ruolo dell’AI nella selezione del personale

Per rendere più veloce la selezione dei curricula un supporto notevole può essere dato dall’Intelligenza Artificiale: le funzionalità di estrazione dei dati e di analisi dei CV dei moderni software HR permettono, infatti, di facilitare la raccolta e la digitalizzazione delle informazioni fornendone una dimensione organicamente strutturata, mentre gli algoritmi di ricerca semantica, intervenendo su specifiche chiavi di ricerca, permettono un matching puntuale tra annunci di lavoro e profilo dei candidati nonché di confrontare i risultati ottenuti per individuare i talenti migliori tra coloro che soddisfano i requisiti richiesti per la posizione vacante.

Questo è un caso concreto di come l’AI sia funzionale al mondo delle risorse umane in quanto gli algoritmi di Deep Learning e Natural Language Processing (NLP) rendono più facile la ricerca e riducono drasticamente i tempi, senza però sostituirsi al selezionatore. Per esempio la misurazione delle competenze del candidato può essere affidata a esercizi di ‘gamification’ che rendono il processo di selezione originale e divertente, fornendo al sistema di analisi numerose informazioni aggiuntive a uso del recruiter. Si può sicuramente affermare che l’Intelligenza Artificiale e la gamification sono ad oggi le ultimissime innovazioni in area HR.

Il recruiter viene dunque ‘alleggerito’ dei task ripetitivi e può concentrarsi sullo svolgimento delle principali attività, dall’analisi più approfondita delle informazioni aggiuntive presenti sul curriculum, come le precedenti esperienze lavorative, gli hobby e gli interessi personali, che servono ad avere un quadro più esauriente della personalità del candidato, fino all’organizzazione dei colloqui e alla selezione finale.

Software integrati: rendere partecipi tutti gli ‘attori’ coinvolti nel processo di selezione, profilandoli in base al ruolo

Come detto in precedenza, in quest’ultima fase del processo decisionale si richiede spesso il coinvolgimento e l’approvazione di una terza parte, come il responsabile di linea o di settore, che avrà la necessità di accedere alle informazioni/valutazioni effettuate in prima istanza dal selezionatore.

I software di ultima generazione fruibili sul web permettono proprio questo, ossia non solo di acquisire e gestire i curricula ricevuti tramite qualsiasi fonte aziendale (form sul sito, email, canali social ecc.), ma anche di condividere i dati mediante un portale HR interno, che diventa il ‘front end’ di tutte le applicazioni di gestione del personale, opportunamente integrate tra loro.

In questo sistema, dove alla base di tutto c’è una piattaforma web utilizzata sempre più in modalità software as a service, il passaggio delle informazioni è più rapido e facile e la fruizione delle stesse è possibile da qualunque dispositivo (pc fisso, tablet o smartphone), da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.

Inoltre tutti gli ‘attori’ coinvolti nel processo di selezione, profilati in base al loro ruolo, possono accedere al database di file, immagini, allegati, prove del candidato, reportistica del selezionatore ecc., con la possibilità di integrare la documentazione presente a seconda del livello di autorizzazione; il tutto con funzionalità avanzate di notifica che consentono di avvisare automaticamente i colleghi quando è stata compiuta una determinata operazione e su chi ne è l’autore.

Si crea così un modello virtuoso di ‘HR collaboration’, grazie alla quale la funzione HR è parte integrante della digital transformation e si fa promotrice di un modo di lavorare ‘social’ che favorisce il coinvolgimento e la motivazione del personale fin dalle fasi di recruiting, avviando il concetto di engagement.

Per tutti questi motivi si può dire che la fase 4.0 è stata superata e che in molte realtà è già in atto la selezione del personale 5.0.

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