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Competenze digitali, al via la coalizione della Commissione Europea

La Digital Skills and Jobs Coalition promuove la collaborazione tra Stati membri, aziende, parti sociali, ONG e operatori dell’istruzione per affrontare la carenza di esperti di tecnologie innovative nei Paesi UE. Quattro gli obiettivi, tra cui attrazione dei talenti e riqualificazione dei dipendenti, in particolare nelle PMI: citato come best practice lo “Small Business Digital Capabilities Programme” inglese

Pubblicato il 15 Mag 2017

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In una Europa in cui solo il 45% della popolazione possiede competenze digitali elementari e il 37% della forza lavoro ne detiene in misura insufficiente, la Digital Skills and Jobs Coalition sta provando ad affrontare il problema attraverso il coinvolgimento attivo di governi, aziende, organizzazioni non profit e strutture educative. L’obiettivo è non arrivare nel 2020 ad avere un mercato a corto di 500 mila professionisti specializzati in materie ICT.

Nello specifico, l’iniziativa avviata dalla Commissione Europea punta per il prossimo triennio a quattro obiettivi: 1) promuovere la formazione di un milione di giovani disoccupati attraverso corsi e stage o programmi di apprendistato; 2) sostenere la capacità delle aziende non solo di riqualificare la propria forza lavoro, ma anche di attirare nuovi talenti: in particolare si parla di misure concrete per le piccole e medie imprese (PMI), che su questi punti sono svantaggiate in termini di risorse; 3) intervenire sulle Scuole per mettere a disposizione di studenti e insegnanti gli strumenti digitali per trasmettere e apprendere il sapere digitale; 4) riorientare i criteri di investimento dei fondi pubblici per diffondere nella società la consapevolezza dell’importanza delle competenze digitali per trovare lavoro e inserirsi al meglio nella società.

In questa prospettiva, la Digital Skills and Jobs Coalition si muove cercando il supporto di tutti gli Enti che hanno l’interesse a promuovere lo sviluppo della cultura e della pratica digitale secondo i principi enunciati nel documento fondativo del progetto: i membri della coalizione saranno incoraggiati a istituire azioni e iniziative su base locale lungo quattro direttrici tematiche (Digital skills for all – Digital skills for the labour force – Digital skills for ICT professionals – Digital skills in education), con la possibilità di condividere esperienze e formare alleanze di respiro locale, regionale e nazionale insieme alle istituzioni pubbliche e private che hanno già risposto all’invito della Commissione aderendo al concept proposto. Le iniziative che avranno maggior riscontro potranno essere replicate su scala continentale. Si tratta quindi di un modo nuovo di indirizzare la sfida della trasformazione digitale in maniera attiva, per aiutare le imprese a cavalcare un’opportunità anziché limitarsi a contenere un rischio.

La Commissione cita anche diversi esempi di Best Practice per le 4 direttrici tematiche, tra cui – per quanto riguarda l’obiettivo 2 sulle PMI – lo “Small Business Digital Capabilities Programme” del Governo del Regno Unito (UK), sostenuto dal Department for Business, Innovation and Skills (BIS) con un fondo di 2 milioni di sterline, che ha avuto come punti di forza la flessibilità (che ha permesso agli enti di formazione di adattare i corsi alle esigenze settoriali e locali), la grande pubblicità e visibilità data dal Governo al programma nell’ambito del piano “Great – Support, Advice and Ispiration for Growing Your Business”, la creazione di un apposito Registro per le PMI da parte dello stesso Department, e l’indagine effettuata dal Governo con BMG Research e Durham University per fotografare la dotazione e le necessità di skill digitali nelle PMI di tutto il Regno Unito.

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