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Quali sono le competenze trasversali e perché oggi non possono mancare nel bagaglio delle persone, e nelle aziende

Capacità di collaborare anche attraverso i più moderni strumenti digitali, problem solving, time management. E ancora comunicazione efficace, ascolto attivo e empatia. Ecco quali sono le più importanti soft skill che un’azienda dovrebbe aiutare a sviluppare

Pubblicato il 08 Feb 2023

Developement and Learning

Le soft skill sono le nuove hard skill. In un mondo del lavoro che cambia a una velocità mai registrata prima, stravolgendo modelli, procedure e strumenti, ciò che diventa essenziale acquisire per potersi adattare e affrontare col giusto piglio ogni novità, più che le competenze strettamente tecniche (hard skill) soggette alla rapida evoluzione dell’innovazione tecnologica, sono le competenze trasversali (soft skill). È infatti grazie alle competenze trasversali che diventa possibile maturare resilienza e al tempo stesso cogliere tutte le opportunità che i grandi cambiamenti portano con sé.

Da elemento quasi “decorativo” del CV, le competenze trasversali non solo stanno così conquistando potere agli occhi dei recruiter diventando un fattore discriminate nel processo di selezione, ma stanno anche catalizzando le energie dell’HR che si impegna adesso a progettare percorsi formativi per colmare eventuali lacune all’interno della forza lavoro già presente in azienda. Perché sì, se le soft skill sono capacità in un certo senso insite nelle persone, è vero pure che possono essere sviluppate e alimentate mediante un supporto esterno.

Cosa sono le competenze trasversali 

Ma andiamo per ordine e cerchiamo di capire con precisione cosa solo le competenze trasversali. Il Cambridge Dictionary definisce le competenze trasversali, in inglese soft skill, come la capacità delle persone di comunicare tra loro e lavorare bene insieme. Possiamo dire dunque che le competenze trasversali sono quelle abilità personali e interpersonali che determinano il modo in cui ci si relaziona con gli altri, in cui si lavora e in generale in cui si affrontano le situazioni.

Sono tratti caratteriali, atteggiamenti, approcci non legati a conoscenze tecniche, ma che più propriamente fanno parte della persona e possono emergere nelle più svariate situazioni. Alcuni più comuni esempi di competenze trasversali sono: comunicazione efficace, problem solving, pensiero creativo, attitudine alla leadership, capacità di lavorare in gruppo, abilità nella gestione del tempo.

Come le competenze trasversali aiutano nella carriera   

Come abbiamo già detto all’inizio, in un momento in cui sul posto di lavoro è richiesta una grande capacità di adattamento, propensione ad accogliere con positività le novità di ogni tipo, abilità di comunicazione anche attraverso le nuove modalità di collaborazione digitale, gestione dello stress (perché ogni cambiamento, in ogni caso, provoca una certa dose di stress), è chiaro che chi è già ben equipaggiato di competenze trasversali si troverà ad affrontare una strada meno erta nella crescita della propria carriera.

In che modo sviluppare le soft skill nel tempo 

Sebbene le competenze trasversali siano degli attributi personali che riguardano il modo in cui si lavora e si interagisce con gli altri e non sono quindi conoscenze tecniche acquisite studiando o facendo apprendistato, tuttavia è possibile impararle o raffinarle. Esistono infatti percorsi formativi che hanno proprio l’obiettivo di sviluppare le soft skill.

Tali percorsi possono essere strutturati in diverse modalità che vanno dalla più classica lezione in aula alla metodologia del microlearning, dai workshop a esperienze di lavoro sul campo. Le aziende più lungimiranti hanno già introdotto corsi di formazione continua per il proprio personale. “Continua” perché le competenze trasversali richiedono una pratica costante e un continuo impegno personale per poter raggiungere il successo nella vita professionale e personale.

Quali sono le soft skill più richieste

Tra le soft skill più richieste oggi è possibile individuarne tre in particolare, stiamo parlando del pensiero critico, del problem solving e dell’intelligenza emotiva. Vediamo in sintesi di cosa si tratta.

Pensiero critico

Competenza trasversale importante per prendere decisioni in maniera ponderata e risolvere i problemi sulla base di ragionamenti assennati, il pensiero critico corrisponde alla capacità di analizzare e valutare le informazioni e le situazioni in maniera logica e obiettiva prima di stabilire il da farsi. Saper allontanare i pregiudizi e focalizzarsi sulle informazioni acquisite in maniera accurata è alla base del pensiero critico.

Problem solving

Il problem solving, come dice la parola stessa, è quella competenza trasversale che consente di individuare i problemi, analizzarli e risolverli in maniera efficace. Tali “problemi” possono essere indistintamente di tipo pratico come riguardare le relazioni interpersonali. Oltre ad andare a braccetto con la capacità di pensiero critico, richiede spesso una buona dose di creatività per poter individuare le soluzioni lì dove gli altri non riesco ad andare al di là del problema.

Intelligenza emotiva

Lavorare con gli altri, sviluppare relazioni, gestire i conflitti sono tutte attività che richiedono una dose elevata di intelligenza emotiva, indicando con questa soft skill la capacità di comprendere e gestire le emozioni insieme e altresì di comprendere le emozioni degli altri con cui instaurare rapporti sani e positivi. Capacità d’ascolto ed empatia sono due soft skill fortemente legate all’intelligenza emotiva.

Soft skill come motore dell’innovazione 

Legate alla grande sfida che la transizione digitale ci pone esiste tutto un set di competenze trasversali che prendono propriamente il nome di digital soft skill. Tali soft skill aiutano a governare l’innovazione non facendosi sopraffare dalla tecnologia.

La più importante in assoluto tra le digital soft skill è il digital mindset, ossia quella predisposizione mentale che consente di affrontare le novità digitali con entusiasmo riuscendo a percepirne l’opportunità, anziché farsi prendere dallo sconforto e da una reazione di rifiuto. L’avversione al cambiamento tecnologico non solo mette a rischio lo sviluppo dell’azienda, ma, in termini personali, può portare a forme di stress croniche in considerazione di quanto questo aspetto ormai incida in ogni posizione lavorativa.

Insieme al digital mindset, tra le digital soft skill più importanti ricordiamo:

  • Virtual communication, la capacità di comunicare in maniera efficace mediante i canali digitali;
  • Digital privacy, la capacità di proteggere in rete le informazioni personali e sensibili proprie e degli altri;
  • Knowledge networking, la capacità di individuare, raccogliere e condividere conoscenze, competenze e risorse attraverso la rete.

Competenze trasversali e collaborazione 

Una buona capacità di collaborazione, digitale e non, è alla base di qualsiasi tipo di lavoro di gruppo si vada ad affrontare. Comunicare in maniera chiara ed efficace, saper ascoltare attivamente, rispettare le opinioni degli altri, risolvere i conflitti sono tutte soft skill che rientrano nella capacità di collaborazione e che concorrono al raggiungimento di un obiettivo condiviso all’interno di un gruppo. Saper collaborare aumenta la produttività e la soddisfazione personale e professionale.

Come le soft skill creano relazioni positive 

Facendo riferimento a quanto già scritto, è abbastanza evidente che le soft skill sono la base per sviluppare delle relazioni positive. Comunicare in modo chiaro e trasparente e impegnarsi nell’ascolto attivo sono i presupposti per creare rapporti basati sulla stima e sul rispetto. Collaborare in maniera efficiente impegnandosi a raggiungere insieme il medesimo obiettivo alimenta lo spirito di gruppo e la solidarietà tra le persone. Sforzarsi di comprendere chi ci sta difronte, attingendo all’intelligenza emotiva ed esercitando empatia, alimenta rapporti basati sulla fiducia.

Competenze trasversali e uso creativo della tecnologia 

Si chiama digital creativity ed è la competenza trasversale che riguarda la capacità di creare contenuti nuovi o rimodellare quelli già esistenti attraverso gli strumenti digitali. Tali contenuti possono essere di diversi formati: audio, video, testuali, immagini.

Oggi poi, con lo sviluppo degli algoritmi di Generative AI, il processo di creazione si fa ancora più divertente e sorprendente. Un esempio su tutti è Google MusicML, l’algoritmo che riesce a comporre brani musicali dagli input umani, così come anche la tanto discussa ChatGPT, che è in grado di generare testi anche complessi sulla base delle indicazioni degli utenti.

Soft skill e gestione efficiente di tempo e risorse 

Il time management è una soft skill molto importante. Saper gestire i tempi di lavoro in maniera da non accumulare ritardi che, oltre a generare stress, rischierebbero di compromettere la messa a punto del progetto nelle scadenze stabilite, è decisamente una competenza trasversale di estrema importanza, tanto più oggi che si tende verso il lavoro agile fatto di task da portare a compimento con tempistiche ben scadenzate.

Capacità di individuare le priorità e pianificare le attività sono competenze trasversali che rientrano nella gestione efficace del tempo e delle risorse.

Soft skill: pensare fuori dagli schemi per affrontare problemi complessi

Al lato opposto del pensiero logico-costruttivo si colloca la soft skill che prende il nome di pensiero laterale. Particolarmente comoda difronte a problemi complessi, questa soft skill consiste nel superamento di un approccio ovvio per dare spazio ad un approccio che si potrebbe definire obliquo e inaspettato.

Esistono esercizi e tecniche che promuovono la flessibilità mentale e la capacità di pensare in modo divergente. Pensare in modo divergente significa anche darsi la possibilità di innovare.

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