Il lavoro che cambia

Digital Learning, largo al paradigma ATAWAD: formazione AnyTime, AnyWhere, AnyDevice

La diffusione dell’Hybrid Working ha impatto anche sulle attività di training, sempre più on the job, su canali digitali e in modalità sincrona. Coinvolgimento di manager e collaboratori, interattività ed esperienze immersive sono la chiave per un eLearning di nuova concezione che fa crescere la carriera e la persona

Pubblicato il 08 Nov 2021

Federico Omarini

Talent Onboarding & Business Manager di Cegos Italia

smart-learning.jpg

Si parla molto di eLearning e Digital Learning in connessione al lavoro, con la diffusione dello Smart Working o meglio dell’Hybrid Work, che sta soppiantando il modello classico di lavoro in ufficio. Finalmente è chiaro a tutti che la formazione è la chiave di volta per l’evoluzione non solo professionale ma anche personale dell’individuo: è proprio nelle difficoltà della pandemia che abbiamo attribuito il giusto valore a uno dei bisogni primordiali dell’essere umano, quello di progredire.

Dopo l’emergenza sanitaria dello scorso anno il 2021 ha visto l’affermazione del lavoro ibrido come vera occasione di flessibilità. Se prima il lavoro ci legava tutti a una sede, accomunati da poltroncine e scrivanie uguali, e durante la pandemia ci ha costretto tutti a casa, adesso abbiamo l’opportunità di lavorare dovunque, connessi online e legati da obiettivi, strumenti e processi. Non che prima questi ultimi non esistessero – quantomeno nelle aziende più strutturate – ma oggi sono senz’altro maggiormente diffusi e rivestono un ruolo più centrale.

I cambiamenti che vediamo attualmente all’interno delle aziende, la diffusione del Remote Working, della Remote Collaboration e del Remote Management hanno avuto un impatto non solo sugli approcci, sempre più concreti rispetto al passato, ma anche sulle modalità formative.

Il digitale ha trasformato il modo di intendere le relazioni interpersonali e con esse il modo di considerare la formazione. Ai moduli e-Learning, ormai esistenti da un ventennio, si è affiancata e diffusa la modalità digitale sincrona, che consente un vero apprendimento ATAWAD: AnyTime, AnyWhere, Any Device.

La formazione aziendale nell’era della work-life integration

Nell’ultimo anno e mezzo concetti ormai radicati nel mindset di un’ampia parte della popolazione lavorativa sono stati rapidamente sostituiti. Ne è un esempio lampante il graduale diffondersi di work-life integration quale valida alternativa al work-life balance. Proprio quando pensavamo di aver capito come massimizzare la nostra “felicità”, separando radicalmente la quota lavorativa da quella privata nella nostra vita, ecco che un nuovo modello si impone, inducendoci a riflettere su paradigmi quasi opposti.

La crisi sanitaria ha costretto tante organizzazioni ad adattarsi in fretta alle nuove modalità di lavoro imposte. Molte di esse hanno focalizzato l’attenzione sull’acquisizione di nozioni che permettessero di lavorare efficacemente da remoto e condurre riunioni a distanza, probabilmente perché la pratica del remote working era del tutto sconosciuta a una fetta considerevole di dipendenti.

Ma non pensiamo solo ai collaboratori, riflettiamo anche sul ruolo di capo. Quanto è più difficile gestire persone a distanza, tutte lontane tra loro? Quanto è complicato garantire lo stesso livello di efficienza ed efficacia? E questo, non è solo riferito al bisogno di produttività aziendale. Fermi restando gli obiettivi, laddove una risorsa lavora meno efficacemente o efficientemente, è naturale che “l’orario di lavoro” si dilati, invadendo porzioni di vita privata.

I cambiamenti si riflettono nella formazione aziendale. L’utilizzo del canale digitale ha indotto le aziende a fare investimenti considerevoli. Questi hanno avuto un effetto sulla percezione e reputazione del Digital learning e ampliato il concetto di e-Learning. Ora ci si riferisce a un insieme di modalità formative in digitale, volte a mettere al centro di tutto il partecipante e ad affinare le performance.

Il “nuovo” eLearning: immersione reale, esperienza, interattività

In questo processo lo stesso eLearning sta cambiando perché la formazione ha bisogno di interazione per essere efficace e dell’integrazione di diverse metodologie; qui ingaggio e attenzione vanno stimolati in modo continuo. Ad esempio, in Cegos, con la nuova soluzione Mystory, puntiamo sull’immersione reale nell’esperienza che vive la manager protagonista e nell’interattività per aiutare il partecipante a comprendere quali comportamenti siano più efficaci in determinate situazioni.

Oggi parliamo di una formazione digitale, dunque, non più esclusivamente asincrona ma sincrona, che ha visto l’esplosione e la proliferazione di virtual classroom, learning byte, pillole formative interattive e webinar.

Distanziamento sociale e isolamento, infatti, hanno reso ancor più rilevante la necessità di un dialogo diretto con il trainer, che include interazioni costanti e feedback istantanei.

Non è un caso che queste modalità stiano riscuotendo sempre più successo.

Le applicazioni on the job per un eLearning ATAWAD

Si tratta di un Digital Learning che non ha voluto rinunciare ai vantaggi che sono propri dell’apprendimento in presenza e che è andato ad aggiungere un ulteriore plus: sempre più applicazioni on the job, per un percorso formativo ancora più concreto, con un riscontro immediato nella propria attività lavorativa.

La maggiore centralità della formazione non è solo il frutto di un’accresciuta consapevolezza da parte delle funzioni aziendali. Sono in primis le istituzioni a parlare molto più frequentemente di formazione (si pensi al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, al Fondo Nuove Competenze, al crescente diffondersi dei Fondi Interprofessionali e dei Fondi Europei e Regionali).

Oggi sono le persone stesse ad essere più “demanding”, più consapevoli su quanto sia importante riempire lo zainetto che deve contenere sia nuove competenze che altre quantomeno aggiornate. Per farlo serve attenzione e costanza. Quest’ultimo fenomeno è la cosiddetta crescente auto-responsabilizzazione delle persone, che le sta inducendo ad un’esigenza di formazione e autoformazione in una logica ATAWAD, AnyTime, AnyWhere, Any Device.

Grazie al digitale la formazione è ancora più desiderata, vissuta, sperimentata e accessibile.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4