Strategie HR

Valorizzare le persone in azienda: i percorsi per sbloccare il potenziale inespresso. Il caso Mondelēz

Ciascuno nel suo quotidiano utilizza competenze e risorse che possono essere utili anche al business. In tal senso il self-coaching aiuta a esprimersi appieno, con ricadute positive anche su efficacia, motivazione e benessere, contribuendo a ridurre il tasso di assenteismo e turnover. È il caso di Mondelēz, che ha vinto l’HR Innovation Award 2022 per la categoria ‘Valorizzazione delle diversità, inclusione e benessere’

Pubblicato il 25 Mag 2022

Riccarda Zezza

CEO di Lifeed

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Dopo la fase di emergenza legata alla pandemia, oggi la Direzione HR è tornata a focalizzare l’attenzione sul valorizzare le persone in azienda, e su diversi temi tra cui l’employer branding, la talent attraction e la retention dei talenti. Alla luce dei cambiamenti nel mercato del lavoro legati alle scelte di rottura da parte delle persone (come il fenomeno delle Grandi dimissioni), questi temi rappresentano sfide decisive per la sostenibilità futura delle aziende.

I dati dell’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano confermano che per il 44% delle aziende è notevolmente diminuita la capacità di attrarre candidati e nel 2021 il tasso di turnover è aumentato per il 73% delle imprese.

A questi dati si legano quelli sul malessere delle persone al lavoro: analizzando le dimensioni del benessere lavorativo (fisica, sociale e psicologica), solo il 9% degli occupati dichiara di stare bene rispetto a tutte e tre. Questo malessere, però, sembra quasi totalmente sconosciuto alle aziende, che solo nel 5% dei casi lo considerano un aspetto problematico. A ciò si accompagna una diminuzione del livello di engagement da un già basso 20% a un preoccupante 14%.

Le persone esprimono il 70% del loro talento nella vita privata

Come è possibile, dunque, invertire la rotta e trasformare queste sfide in opportunità di ripartenza e crescita per le aziende? È necessario valorizzare le persone in azienda, guardandole in modo nuovo: le si deve vedere nella loro interezza per valorizzare i talenti che esprimono in tutti i ruoli che hanno nel corso della vita. E così che si ottiene un misurabile incremento di benessere, di efficacia e di motivazione.

Come rivelano i dati dell’Osservatorio vita-lavoro di Lifeed (società di Education Technology che crea soluzioni innovative per lo sviluppo e la sostenibilità del capitale umano) sul lavoro le persone utilizzano solo il 30% delle proprie capacità, mentre l’altro 70% emerge nella vita privata.

Per il mondo del lavoro si tratta di un quotidiano spreco di talento che può essere interrotto attraverso un apprendimento basato sulla vita e reso possibile dalla tecnologia, consentendo alle persone di usare bene tutto ciò che sanno e che sono, in ogni ruolo. Per le aziende si prospetta un miglioramento misurabile di ciò che Lifeed ha definito il “Diverse Talent Index”, che misura che percentuale del talento complessivamente disponibile viene usato sul lavoro.

L’importanza della cura di sé e degli altri per valorizzare le persone in azienda

Per valorizzare e attivare il reale potenziale delle persone in azienda è necessario far emergere dai molteplici ruoli che ognuno ricopre nella vita di tutti i giorni competenze e risorse che si rivelano utili anche al business. È scientificamente provato, per esempio, che valorizzare la capacità di cura delle persone attraverso innovativi percorsi di self-coaching migliora la loro autonomia e le competenze di intelligenza emotiva, favorisce il benessere e abbassa lo stress.

Le aziende che sanno andare incontro a questa esigenza e offrono servizi per il wellbeing e la cura di sé sono più attrattive sul mercato in termini di talent attraction: sei dipendenti su 10 affermano che i benefit di wellbeing saranno una priorità assoluta quando faranno domanda per il loro prossimo lavoro (Forbes).

Un altro vantaggio del prendersi cura del benessere dei propri dipendenti è il maggiore engagement: il tasso di coinvolgimento dei collaboratori quando l’azienda si fa carico di questioni sociali come la cura di sé è pari al 60% (Gartner).

Infine, quando le aziende offrono ai dipendenti programmi per la cura di sé e il benessere, si riducono assenteismo e turnover, favorendo così la retention: il tasso di riduzione del turnover in aziende dove le persone si sentono più coinvolte e riconoscono che l’azienda offre un supporto per il benessere e la cura di sé è pari al 65% (Global Wellness Institute).

La sinergia vita-lavoro favorisce la Human sustainability

Secondo i dati della Survey 2021 dell’Osservatorio vita-lavoro di Lifeed che ha coinvolto nei suoi percorsi formativi incentrati sulla sinergia vita-lavoro 1.258 partecipanti , il 77% delle persone riconosce di aver migliorato le proprie capacità di leadership grazie all’aver vissuto l’esperienza della pandemia utilizzando i moduli self-coaching di Lifeed. Questo dato risulta più alto proprio per coloro che si prendono cura di qualcuno a casa e sul lavoro: la percentuale sale infatti all’84% per i neo genitori, all’80% per i caregiver e al 79% per i genitori.

Grazie al self-coaching, anche prendersi cura di qualcuno sul lavoro aumenta le capacità di leadership, come dimostra il dato sull’83% dei manager (+6% rispetto alla media) che hanno partecipato alla Survey.

Far emergere i talenti nascosti delle persone, che vengono allenati soprattutto nei ruoli privati e nelle esperienze di cura, permette quindi alla funzione HR di affrontare le sfide di employer branding, talent attraction e retention con una visione olistica e innovativa, capace di garantire la sostenibilità nel tempo delle persone e delle aziende.

Il caso di Mondelēz International in Italia

Tra le aziende capaci di dare concretezza a questa visione c’è Mondelēz International, che è stata premiata con l’HR Innovation Award 2022 per la categoria ‘Valorizzazione delle diversità, inclusione e benessere’, promosso dall’Osservatorio HR Innovation Award del Politecnico di Milano.

Mondelēz ha infatti attivato, tra il 2020 e il 2022, due percorsi di formazione in collaborazione con Lifeed dedicati alla valorizzazione delle competenze soft che le persone sviluppano nella vita privata, che possono essere usate anche in ambito lavorativo per aumentare efficacia e produttività.

Il monitoraggio dei dati di engagement ha rilevato che l’85% delle persone coinvolte nell’esperienza Lifeed ha espresso maggiore benessere e vicinanza all’azienda, ha aumentato il senso di responsabilità, capacità di leadership e decision-making.

L’ottimo risultato ha spinto Mondelēz a estendere la soluzione di self-coaching a tutta la popolazione aziendale con l’obiettivo di trarre vantaggio da una maggiore sinergia vita-lavoro e di far emergere i talenti nascosti in tutte le dimensioni identitarie delle persone.

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