Il 3 aprile scorso è stato firmato il protocollo d’intesa che dà ufficialmente il via a “Cresciamo il futuro”, il progetto che porterà alla creazione della più grande rete nazionale di asili nido diffusi. Una piattaforma innovativa che, a partire dal 2026, consentirà a tutte le lavoratrici e i lavoratori dipendenti delle aziende aderenti di accedere con facilità a un’offerta capillare e qualificata di servizi educativi per l’infanzia.
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La rete degli asili nido diffusi: un supporto concreto ai genitori lavoratori
L’obiettivo dichiarato è chiaro: sostenere i genitori lavoratori, facilitando la conciliazione tra vita privata e carriera, e contribuire a migliorare la qualità della vita attraverso servizi di supporto accessibili, flessibili e di alta qualità. Un’attenzione particolare è rivolta alla “parental experience”, intesa non solo come tutela della genitorialità, ma come leva strategica di sviluppo sociale ed economico.
Il progetto, che vivrà una fase sperimentale nel 2025, sarà gestito attraverso una piattaforma digitale nazionale, concepita per integrare sia strutture aziendali sia private. Grazie all’impiego di tecnologie avanzate, tra cui l’Intelligenza Artificiale, la piattaforma non si limiterà a favorire l’incontro tra domanda e offerta di servizi educativi, ma migliorerà anche l’efficienza gestionale delle strutture, garantendo trasparenza, qualità e semplicità di accesso.
I genitori potranno scegliere l’asilo più adatto in base alla sede di lavoro, alla residenza o alle nuove esigenze legate allo Smart Working, abbattendo così barriere geografiche e organizzative che spesso rappresentano un ostacolo alla continuità lavorativa.
Alla firma dell’intesa erano presenti figure istituzionali di rilievo, tra cui il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, insieme al Capo Dipartimento Vincenzo Caridi. A sottoscrivere il progetto sono state alcune delle principali realtà industriali e finanziarie italiane: A2A, Engineering, Eni, FiberCop, Fincantieri, Intesa Sanpaolo, ITA Airways, Leonardo, Open Fiber e Towers Watson Italia. Aziende che, unite dall’impegno sulla responsabilità sociale d’impresa, intendono offrire una risposta concreta al problema della denatalità, che da anni incide pesantemente sul futuro demografico ed economico del Paese.
Governance pubblico-privata e qualità certificata per gli asili nido diffusi
Un elemento distintivo di Cresciamo il futuro è la governance mista, affidata a una cabina di regia composta dalle imprese fondatrici e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Questo modello di cooperazione pubblico-privato è pensato per assicurare il monitoraggio costante dell’attuazione del protocollo e per favorire, nel tempo, l’estensione della rete a un numero crescente di imprese, includendo anche la Pubblica Amministrazione.
Il valore aggiunto dell’iniziativa risiede nella sua capacità di agire su più livelli. Da un lato, la rete nazionale valorizzerà e metterà a sistema asili nido già esistenti, ampliandone il bacino di utenza e migliorandone la sostenibilità organizzativa. Dall’altro, fungerà da volano per la costruzione di nuove strutture, contribuendo a colmare il cronico deficit di posti nido che caratterizza molte aree del Paese. Tutti gli asili che entreranno a far parte della rete dovranno rispettare rigorosi standard di qualità, a garanzia di un’offerta educativa d’eccellenza.
Comunicazione interna e avvio delle iscrizioni negli asili nido diffusi
L’avvio ufficiale del progetto sarà accompagnato da campagne di comunicazione interna nelle aziende coinvolte, finalizzate a informare i dipendenti e ad aprire le iscrizioni dei bambini alle strutture convenzionate. Un passaggio fondamentale per promuovere la cultura della genitorialità e per ribadire, ancora una volta, che il benessere dei lavoratori e delle loro famiglie è una condizione imprescindibile per la competitività e la sostenibilità delle imprese stesse.