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Corneliani migliora la comunicazione e la collaborazione dei dipendenti con Microsoft Teams



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Il noto brand italiano di abbigliamento maschile ha deciso di adottare, con il supporto di WeAreProject, una soluzione su misura unificata che facilita il lavoro in gruppo e dà vita a una vera e propria scrivania digitale integrata su cui condividere file e flussi di lavoro in modo seamless

Pubblicato il 13 ott 2023



Corneliani

Gestire in modo più efficiente la condivisione dei documenti e la collaborazione dei team di lavoro. È questo il cuore del progetto che ha portato Corneliani a rinnovare i sistemi di comunicazione e collaborazione unificata (Unified Communication & Collaboration – UCC), migrando da Skype for Business a Microsoft Teams.

A supportare il brand italiano di abbigliamento maschile noto per i suoi completi, presente in oltre 70 Paesi in tutto il mondo attraverso negozi multimarca e circa 90 boutique monomarca, che oggi conta circa 400 dipendenti, WeAreProject.

«Abbiamo riconosciuto la crescente importanza di Teams nel panorama aziendale e le sue capacità di superare le sfide poste dalla pandemia», ha affermato Mauro Bonora, Sistemista Senior e Responsabile dell’infrastruttura di Sicurezza Informatica di Corneliani.

Who's Who

Mauro Bonora

Sistemista Senior e Responsabile dell'infrastruttura di Sicurezza Informatica di Cornelian

M

Perché Corneliani ha scelto Teams

È il 2016 quando Corneliani decide di implementare Skype for Business e integrare la piattaforma con tutti gli strumenti di fonia fissa e mobile. Si favorisce così un ambiente unificato, mandando in pensione il tradizionale centralino che smistava le chiamate, e attraverso una serie di add-on si implementano i software per la produttività di Microsoft e vengono abilitate chat e meeting.

Di pari passo con l’evoluzione della tecnologia Corneliani si è resa conto che si poteva dare vita a una vera e propria scrivania digitale integrata su cui condividere file e flussi di lavoro in modo seamless.

A quel punto nel 2022 il fashion brand ha deciso di raccogliere le prime idee per dare vita al progetto di migrazione a Teams e coinvolgere WeAreProject in qualità di system integrator.

«Nel giro di pochi anni è risultato evidente che si rendeva necessaria un’ulteriore migrazione, questa volta verso Teams – ha spiegato Bonora -. Da una parte la crescita della soluzione, sempre più al centro dell’ecosistema Microsoft, dall’altra la sua diffusione come strumento in grado di superare i limiti imposti dall’emergenza pandemica, ci hanno spinto a riflettere sui vantaggi che potevano derivare da un’adozione a 360 gradi».

Corneliani ha, infatti, scelto Teams perché non si tratta di una semplice soluzione di comunicazione online, ma di un insieme di sistemi di condivisione documenti, tramite Sharepoint, che consentono di ridefinire l’approccio della gestione dei team. Inoltre, l’azienda ha potuto creare una funzionalità dedicata all’helpdesk e al trouble ticketing, direttamente sulla piattaforma.

Il percorso di adozione

La sede di Mantova, dove ci sono circa 300 utenti, ha avuto la priorità per il go-live. Successivamente sono state integrate le persone che lavorano all’interno dello showroom di Milano, una cinquantina di utenze. Infine c’è stato il deployment nelle altre sedi commerciali, a partire dalla struttura americana.

Di pari passo il personale ha seguito un piano di formazione, coadiuvato da una serie di materiali creati ad hoc per aiutare gli utenti nella migrazione, ed è stato incentivato a utilizzare i laptop per tutte le operazioni, riducendo la dipendenza dai telefoni fisici.

Bonora ha commentato: «Abbiamo in ogni caso adottato un approccio caratteristico, senza quindi imporre la metodologia di lavoro. Sono le persone che, fin dall’inizio, utilizzano e modellano le applicazioni in base alle loro necessità. Noi ne studiamo gli effetti, e molte delle novità introdotte sono frutto delle prove che fanno i collaboratori. Se per esempio la gestione dei documenti condivisi prima avveniva via mail, ad oggi Teams è il repository di riferimento per qualunque progetto. Gli utenti hanno infatti scoperto in fretta il vantaggio di lavorare sui file in modo combinato, con la possibilità di prevedere checklist e to-do list sulle pratiche aperte ed eliminando del tutto la componente asincrona».

Il Proof of Concept e il rollout

La migrazione di Corneliani alla piattaforma Microsoft è stata completata in soli due mesi. A permettere di affrontare le sfide della transizione in modo efficace è stata anche la collaborazione con WeAreProject. A tal proposito Bonora ha commentato:

«Oltre a disegnare i vari step per la migrazione, WeAreProject ci ha supportato soprattutto nell’ottica di portare a termine la migrazione nei tempi e nei passaggi preventivati, coinvolgendo alcune risorse dell’IT in un PoC, un Proof of Concept, per verificare la bontà del network e capire quali potevano essere eventuali problematiche rispetto alle specificità del nostro ambiente ibrido. E poi ovviamente c’è stato tutto il lavoro di implementazione, con un roll out avvenuto dopo solo un paio di mesi dall’avvio del progetto».

Oggi, Corneliani ha raggiunto i propri obiettivi di Unified Communication & Collaboration. Inoltre, la piattaforma Microsoft ha trasformato l’infrastruttura IT dell’azienda: Skype operava on-permise, mentre Teams in modalità as-a-service. Questo ha permesso di semplificare la gestione e di concentrarsi sulle configurazioni e le licenze necessarie.

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