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Come ChatGPT aiuta l’HR nei processi di recruiting: 5 casi d’uso

Scrivere job post accattivanti e completi, con tutte le informazioni necessarie per attirare le persone con i profili migliori, scoprire le domande giuste da fare a un candidato, creare email di feedback automatico. Questo e non solo è ciò che ChatGPT può fare per supportare i recruiter nel loro lavoro. Noi di People&Change abbiamo testato l’algoritmo

Pubblicato il 03 Feb 2023

ChatGPT Recruiting

L’utilizzo di algoritmi di Intelligenza Artificiale nei software HR non è certo una novità, ma l’arrivo di ChatGPT apre nuovi orizzonti in particolar modo nel recruiting, consentendo di velocizzare alcune attività che richiedono anche una certa dose di creatività. E no, non è un controsenso affidarsi per questo ad una macchina.

Cos’è ChatGPT, l’algoritmo di AI Generative che scrive testi come un umano

Una breve premessa è necessaria per capire di cosa stiamo parlando, anche se è già dal mese di novembre, da quando OpenAI, l’organizzazione impegnata nella ricerca sull’Intelligenza Artificiale che tra i suoi fondatori annovera anche Elon Musk, ha annunciato il rilascio del suo nuovo l’algoritmo, ChatGPT appunto, che negli ambienti digital non si fa che disquisire di questo.

ChatGPT è dunque il nuovo algoritmo di Generative AI, dove con il termine Generative AI si va appunto ad indicare quell’insieme di algoritmi in grado di creare nuovi contenuti nei diversi formati audio, video, immagini, persino codici informatici e, naturalmente, testo, come nel caso di quest’ultimo strumento, basandosi su modelli di elaborazione del linguaggio naturale (NLP).

ChatGPT, che scritto per esteso sta Chat Generative Pre-trained Transformer, traducibile in italiano come “trasformatore pre-istruito generatore di programmi di dialogo”, segue di un anno e un po’ di mesi il fratello GPT3 del quale ne è l’evoluzione. Per imparare a esprimersi come un umano e a conversare con lui, l’algoritmo è stato addestrato dandogli in pasto un’enorme quantità di testi tra documenti e pagine web (aggiornati sino al 2021). L’intensa palestra ha fatto sì che ChatGPT sia in grado oggi di generare lunghe stringhe di testo che poco o niente hanno da invidiare a un editor medio di professione, di capire il senso delle frasi, di generare sempre (o quasi) risposte appropriate a qualsiasi tipo di domanda gli si ponga.

I limiti di tutto ciò certamente non sono da sottovalutare, primo tra tutti la mancanza di trasparenza, nel senso che al lettore non è dato al momento sapere se quel determinato testo proviene da un essere umano o dall’algoritmo AI, il che apre a cascata una serie di incognite sulla sua veridicità, sull’acquisizione delle fonti (che ChatGPT non fornisce), sugli aspetti di etica legati a chi si occupa del suo addestramento continuo. Tuttavia qualcosa si sta muovendo anche in questa direzione e la stessa OpenAI ha appena lanciato un altro algoritmo, ancora in via di perfezionamento, il “Texter classifier” che ha proprio il compito di classificare se un testo è scritto dall’umano o della AI.

Ma come tutto questo va ad interagire col lavoro del recruiter? La risposta è semplice, basta pensare a quanti testi chi si occupa di questa attività deve scrivere con una certa frequenza: job description, e-mail di feedback, documenti da condividere tra i colleghi, ma non solo. Vediamolo insieme.

Come usare ChatGPT nel Recruiting: 5 esempi utili

Per mostrare le potenzialità di ChatGPT nel recruiting il metodo verosimilmente più efficace era quello di testarlo in prima persona, ed è ciò che noi di People&Change abbiamo deciso di fare (anche grazie al fatto che al momento OpenAI ha concesso a tutti la possibilità di cimentarsi gratuitamente con il suo chatbot).

A seguire dunque alcuni casi d’uso in attività strategiche del processo di reclutamento; naturalmente, il patto è che non bisogna mai dimenticare che stiamo parlando di una macchina, e come tale l’approccio corretto è quello di servirsene in qualità di aiutante e non come sostituto. Questo per dire che l’human touch, soprattutto quando si parla di persone, ha sempre un’importanza fondamentale.

ChatGPT per il job posting

In un mercato dei talenti altamente competitivo con i potenziali candidati sempre più esigenti, come scrivere un job post e quali aspetti inserire e valorizzare fa certamente la differenza decretando il successo o l’insuccesso della campagna di recruiting. Ma le doti di scrittura, si sa, non sono ad appannaggio di tutti, e il rischio è quello di produrre testi ripetitivi, fuori target, con ton of voice disallineato al brand, poco chiari sulle competenze attese e chi più ne ha più ne metta.

Abbiamo fatto un test dunque chiedendo a ChatGPT di scrivere un testo per un job post per un ruolo specifico con alcune caratteristiche precise (la scelta del ruolo non è causale, ma corrisponde al mestiere di chi sta scrivendo adesso per avere una maggiore consapevolezza della qualità dei risultati, ndr).

Prompt (la stringa di testo che dà le istruzioni alla macchina): Scrivi un’offerta di lavoro per un web content writer specializzato sui temi digital e tecnologici. Usa un tono amichevole. Poni attenzione alla Diversità e Inclusione e lavoro ibrido.

Risposta:

Rispetto a tante di offerte di lavoro per questa tipologia di ruolo che si leggono online potremmo dire che questo testo supera certamente la media. Comunica grinta e energia, ha un sapore fresco (prompt: “tono amichevole”) e sottolinea perfettamente i concetti D&I e del lavoro ibrido articolandoli in frasi di senso compiuto.

Partendo poi dall’identico prompt, dopo aver addestrato ulteriormente la macchina sull’argomento generando altre conversazioni in merito alle competenze del ruolo (spoiler, vedi sotto) e a possibili email di feedback da inviare ai candidati (spoiler, vedi sotto), il risultato ottenuto c’è parso ancora più puntuale. Addirittura l’AI ha generato da sola l’“Oggetto” del job post pur non avendolo noi richiesto.

Risposta 2:

ChatGPT per individuare le competenze di un ruolo da assumere

Ok, al recruiter viene affidato il compito di preparare un job post per un determinato ruolo. È panico: quali sono le principali competenze da inserire nell’offerta? Perché non chiederlo a ChatGPT?

Prompt: Quali sono le competenze che un web content writer deve avere?

(nota: poiché il comando è stato dato all’interno della chat già avviata sulla figura del web content writer in ambito digitale e tecnologico, il chatbot ha integrato questa informazione autonomamente nella sua risposta).

Risposta:

Well Done ChatGPT, 9 risposte su 9 esatte!

Per qualsiasi ruolo ChatGPT è capace di sfornare un elenco di competenze specifiche.

ChatGPT per creare le domande da fare durante un colloquio

A chi non è capitato, soprattutto se la propria qualifica comprende delle competenze tecnologiche, di uscire da un colloquio con la sensazione che il recruiter non ne sapesse un bel niente, o davvero molto poco, del lavoro e di chiedersi: “Ma su che basi costui mi dovrebbe valutare non avendomi chiesto niente di tecnicamente pertinente?”.

Ora, consapevoli che il recruiter non è un tuttologo e il suo compito non è quello di svolgere il lavoro richiesto al candidato, altrimenti magari si candiderebbe lui stesso, però un minimo di basi sulle competenze richieste dalla posizione (vedi sopra) e su cosa poi chiedere per poter valutare, o far valutare a chi più esperto (magari il manager di divisione) in un secondo momento passando le informazioni in maniera sintetica (spoiler, vedi sotto), dovrebbe averle. Se nessuno internamente all’azienda è disposto ad aiutarlo perché preso dalle proprie attività ecco che ChatGPT è in grado di generare una serie di domande pertinenti per ogni ruolo. Abbiamo fatto la prova.

Prompt: Sei un recruiter. Scrivi le domande per un colloquio di lavoro per una posizione di web content writer specializzato sui temi del digitale e della teconologia

(nota: nelle indicazioni c’è un refuso “teconologia”, ma naturalmente ChatGPT ha capito di cosa stavamo parlando)

Risposta:

E anche in questo caso possiamo dire con cognizione di causa che ChatGPT non ci ha deluso.

ChatGPT per scrivere e-mail di feedback automatiche (e non)

Quanto sia importante creare un processo di recruiting che generi una buona candidate experience, anche nel caso non si superi la selezione (che ricordiamo vale per tutti tranne per uno solo dei candidati), e quanto questo influisca sull’employer branding le Risorse Umane lo stanno capendo bene.

Una delle cose che più irrita chi decide di intraprendere un percorso di selezione inviando la propria candidatura è l’infinito silenzio, nel senso proprio di infinito cioè mai finito, da parte dei recruiter che si può manifestare anche a livelli avanzati di tale percorso, quando ovvero le energie spese e le aspettative attese sono certamente più importanti. Creare delle risposte automatiche per ogni step della selezione può essere un buon modo per superare il problema. Naturalmente è buona norma che le e-mail siano costruite ad hoc per la posizione, che abbiano il tono giusto, e che manifestino empatia. ChatGPT riesce anche in questo, a volte anche meglio degli esseri umani, osiamo dire per esperienza.

In questo caso abbiamo fatto un po’ di esperimenti. A voi la valutazione.

Prompt 1: Scrivi l’oggetto per una e-mail di conferma di ricezione curriculum per la posizione di web content writer. Scrivi anche il testo breve della e-mail

Risposta:

Prompt 2: Scrivi una risposta empatica e con un tono amichevole per dire che il candidato non è stato scelto per il ruolo di web content writer. Usa massimo 8 righe

Risposta:

Prompt 3: Scrivi una risposta con un tono formale per dire che il candidato non è stato scelto per il ruolo di web content writer. Usa massimo 5 righe

Risposta:

Nessuno vieta poi, a certi livelli del percorso di selezione, magari per determinati ruoli apicali, di creare e-mail di risposta non automatiche ma personalizzate sul candidato. Anche in questo caso ChatGPT può servire da “suggeritore” per il recruiter.

Chat GPT per riassumere CV

Ultimo esempio di come usare ChatGPT nel recruiting è sfruttare il chatbot per riassumere CV (in realtà ChatGPT è in grado di riassumere qualsiasi tipo di testo gli si metta in pancia, indicando alla macchina anche tono, stile, lunghezza del testo da generare, etc.) da condividere internamente durante il percorso di selezione. Abbiamo così chiesto al chatbot di riassumere un CV (quello di chi scrive, ovviamente, ndr).

Prompt: Riassumi il CV di Simona Politini + copia/incolla del testo integrale del CV

Risposta:

Bisogna ammettere che ChatGPT ha fatto anche in questo caso un bel lavoro (al di là del messaggio autopromozionale, ndr)

E non finisce qui

Ma le possibilità di utilizzo di ChatGPT non si fermano certo qua. Si può chiedere al chatbot di creare job post sintetici di n. righe per i canali social; di indicare le parole chiave per un ruolo specifico da inserire nel job post per essere individuato meglio dai potenziali candidati; di suggerire strategie per il recruiting.

Prompt: In un job post è importante indicare la retribuzione? Perché? La presenza della retribuzione in un’offerta di lavoro influisce sul numero dei candidati?

Risposta

Come anche si può pensare di integrarlo ai propri ATS per generare, adeguatamente addestrato, chat in tempo reale coi candidati al fine di risolvere dubbi o dare informazioni più specifiche sulla posizione, le mansioni, la cultura aziendale, liberando del tempo ai recruiter e fornendo contemporaneamente un buon livello di candidate experience.

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