Professioni digitali

Professioni Cloud Computing, chi sono gli specialisti più richiesti dal mercato

Cloud Architect, Cloud Specialist e Cloud Engineer sono tra i professionisti più ricercati e contesi dalle aziende alle prese con la virtualizzazione di applicazioni, piattaforme e infrastrutture. Ecco i loro identikit, quanto guadagnano e di quali certificazioni non possono fare a meno

Pubblicato il 06 Ott 2022

Robert Hassan

Giornalista

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Talvolta si tende ad attribuire superficialmente al Cloud la responsabilità di contribuire alla contrazione dei posti di lavoro. La realtà, però, sovente non è questa: numerosi studi di settore confermano infatti che esiste un mercato del lavoro fiorente che gravita attorno alle Professioni Cloud Computing. Questo modello di fruizione delle risorse IT richiede nuove professionalità altamente versatili, che sappiano massimizzare tutti i vantaggi offerti dalla tecnologia.

Professioni Cloud Computing, quali competenze servono per l’IT ibrido

Le principali competenze necessarie per chi implementa questi servizi sono legate all’ambito infrastrutturale, al Database Management e alla virtualizzazione dei Data Center. Le aziende alle prese con la gestione di ambienti IT ibridi hanno un bisogno crescente soprattutto di Project Manager piuttosto che di professionisti specializzati nello sviluppo di applicazioni. Il Cloud, infatti, non si limita alla selezione di piattaforme e infrastrutture, ma investe soprattutto il ridisegno dei processi aziendali, il ripensamento dei compiti e delle attività, le scelte di outsourcing, con i cambiamenti organizzativi che ne conseguono.

Cloud Architect, l’interprete delle esigenze di business

Un valore compreso tra 55mila e 65mila euro lordi l‘anno. È questo il compenso medio di un Cloud Architect, una delle figure più richieste nell’ambito delle professioni del Cloud Computing. Un professionista che si occupa di progettare, realizzare e gestire ambienti Cloud scalabili e resilienti che siano adattabili alle varie esigenze dell’azienda. Il Cloud Architect è responsabile delle piattaforme aziendali, dell’archiviazione delle informazioni e della loro trasmissione; progetta e integra soluzioni hardware e software. «Questa figura solitamente possiede una laurea in Ingegneria Informatica e alcune tra le più importanti certificazioni come AWS, Azure, Google Cloud, IBM Cloud. Tra le soft skill più rilevanti ci sono la capacità di collaborare su più livelli e con team eterogenei, ottime doti comunicative e corretta interpretazione delle esigenze di business», spiega Lorenzo Pascali, Senior Executive Manager Technology di Michael Page.

Professioni Cloud Computing, chi è il Cloud Specialist

Tra gli operatori più ambiti sotto il profilo tecnico rientra anche il Cloud Specialist, che ha generalmente una RAL, una Retribuzione Lorda Annua di 40mila – 50mila euro. Si tratta di un professionista che guida e supporta l’azienda durante il processo di migrazione dei dati dall’on premise al Cloud, realizza e collabora costantemente con l’area di Ricerca e Sviluppo, si occupa della manutenzione delle reti, ottimizza le performance dell’infrastruttura, ricerca e seleziona le tecnologie Cloud da adottare per soddisfare al meglio le esigenze di business dell’azienda. «Le competenze maggiormente richieste di questo ruolo spaziano dalla programmazione in ambito Python alla conoscenza delle principali piattaforme come Google Cloud, AWS e Microsoft Azure. Solitamente, il Cloud Specialist ha una laurea in Ingegneria Informatica e si è specializzato nella gestione dei database, nel testing delle applicazioni e nel networking», aggiunge il manager.

Cloud Engineer, il tecnico che ottimizza l’infrastruttura

Tra i professionisti più ricercati dalle aziende oggi c’è anche il Cloud Engineer, il responsabile principale della gestione tecnica degli ambienti Cloud presenti in azienda. Il suo compito principale è mantenere e ottimizzare l’infrastruttura presente con attività di troubleshooting, garantire l’accesso ai dati, la loro elaborazione e conservazione in sicurezza attraverso policy di Identity Access Management (IAM). Anche il Cloud Engineer solitamente è un laureato in discipline informatiche, ha dimestichezza con la gestione delle API (Application Programming Interface) e con la metodologia DevOps. Il suo compenso medio lordo annuo oscilla tra i 35mila e i 45mila euro.

«Il mercato italiano – conclude Pascali – sta vivendo un processo di digitalizzazione profonda, in cui le soluzioni tecnologiche vengono implementate per aumentare la produttività e rendere più competitive le aziende a livello internazionale. In questo senso, il Cloud Computing rappresenta un investimento primario. Gli ambienti Cloud sono un nuovo polo di innovazione che si fonde con l’IoT e la Blockchain e verso il quale imprese e Amministrazioni Pubbliche si stanno orientando».

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