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Dall’ingresso in azienda all’uscita: l’importanza dei dati per gestire l’employee journey degli sviluppatori

L’uso dei dati può essere molto utile per conoscere più da vicino qualsiasi tipologia di candidato e lavoratore, ma può risultare ancora più decisivo nel caso degli sviluppatori, un profilo professionale molto richiesto e difficile da reperire sul mercato, per il quale in Europa ci sono oltre 1 milione di posizioni vacanti. Vediamo perché

Pubblicato il 10 Mag 2022

Nelly Bonfiglio

Chief Commercial Officer di Codemotion

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Nella vita quotidiana siamo ormai abituati a riconoscere l’importanza che hanno i dati e la tecnologia nell’intero buyer journey, ovvero il percorso di acquisto di un cliente. Tuttavia, l’utilizzo dei dati è centrale in tantissimi altri comparti e settori: ad esempio, è fondamentale per migliorare tutti i processi del percorso del dipendente, sviluppatori compresi, all’interno di un’organizzazione, il cosiddetto employee journey, che va dalla fase di ricerca all’inserimento, passando per la crescita in azienda, fino all’uscita delle persone.

In generale, analizzare i dati consente di adottare un modello di “cura del lavoratore” più preciso e in grado di interpretarne le necessità, per renderlo sempre più coinvolto nei processi HR. Stando a quanto emerso dalla ricerca dell’Osservatorio HR Innovation Practice della School of Management del Politecnico di Milano, ad esempio, durante la pandemia è stato notato un calo del senso di appartenenza alla propria organizzazione, fortemente diminuito in un quarto dei lavoratori, e del numero dei dipendenti che si sentono “ingaggiati” (-16% rispetto al 2020) e “pienamente ingaggiati” (-23%).

Le aziende si stanno dunque muovendo verso un approccio Connected People Care”, che aiuta le Direzioni HR ad avere costantemente il polso della situazione grazie ai dati raccolti con le tecnologie digitali. L’obiettivo è uno solo: rispondere alle esigenze specifiche di ogni persona. Non a caso, come ha rilevato l’Osservatorio, le tecnologie digitali a supporto dei processi HR nel 2021 sono aumentate rispetto all’anno precedente: in particolare l’attenzione è rivolta agli strumenti per il monitoraggio delle performance dei lavoratori (77%), ai software per le video interviste ai candidati (53%) e alle app per l’inserimento in azienda (63%) e per monitorare l’engagement delle persone (47%).

L’uso dei dati può essere molto utile per conoscere più da vicino qualsiasi tipologia di candidati e lavoratori, ma può risultare ancora più decisivo nel caso degli sviluppatori, un profilo professionale molto richiesto e difficile da reperire sul mercato, per il quale in Europa ci sono oltre 1 milione di posizioni vacanti. Vediamo perché.

HR e Sviluppatori, con i dati selezioni più rapide ed efficaci

Il mercato del lavoro degli sviluppatori, e più in generale dei professionisti IT, è messo a dura prova da un grave sbilanciamento tra domanda e offerta. Le aziende stanno infatti accelerando i processi di digitalizzazione interni e sono costantemente alla ricerca di professionisti tech in grado di supportare le sfide di oggi e gli obiettivi futuri. Tuttavia, spesso hanno difficoltà a mettersi in contatto con gli sviluppatori: se da una parte i developer risultano introvabili, dall’altra le offerte sono poco attrattive e appena l’8% dei candidati accetta di sostenere il secondo colloquio. Le aziende incontrano ostacoli nel creare annunci di lavoro trasparenti e coerenti capaci di attrarre i migliori professionisti ed inoltre, soprattutto nelle grandi realtà, secondo l’Osservatorio Codemotion, il time-to-hire si attesta sui 45 giorni, mentre gli sviluppatori ricevono fino a 24 offerte lavorative al mese, secondo l’agenzia di recruiting Oliver James.

Lo studio dei dati, che mostrano ad esempio l’andamento delle ricerche o delle candidature, può aiutare le aziende a individuare le fasi in cui si creano problemi e di conseguenza a mettere in campo strategie che migliorino i processi per diminuire i tempi necessari a completare l’assunzione, aumentare il numero di candidature spontanee e il tasso di risposta agli annunci e portare a una riduzione del turnover di profili tecnici.

Employee journey sviluppatori: i dati sono importanti a ogni step

Attraction e Recruiting 

I dati sono fondamentali anche nella fase di attraction: le aziende hanno la necessità di posizionarsi come desiderabili non più soltanto lato clienti ma anche per i potenziali candidati. In particolare, avere informazioni dettagliate aiuta a imparare a conoscere gli sviluppatori, a “parlare la loro lingua”, raccogliendo e analizzando dati utili a comprendere al meglio l’evoluzione del mercato e a capire ciò che realmente cercano in un datore e in un’offerta di lavoro.

Ad esempio, come emerge da un’analisi di Codemotion, gli sviluppatori nel 43% dei casi preferiscono lavorare in modalità ibrida e nel 34% totalmente da remoto, mentre, nella scelta dell’azienda, sono importanti la possibilità di crescita professionale e uno stipendio competitivo, oltre all’attenzione al benessere e un’offerta di formazione continua.

Questo tipo di informazioni serviranno dunque all’azienda per costruire, insieme a consulenti ed esperti del settore, come ad esempio i Talent Partner di Codemotion, un ambiente di lavoro all’altezza delle aspettative e delle esigenze, per diventare più attrattive nei confronti degli sviluppatori stessi, per ingaggiarli in attività di marketing, hiring e open innovation.

Nella fase di recruiting sarà necessaria massima trasparenza nella comunicazione, sia da una parte sia dall’altra. In particolare, in fase di colloquio l’azienda dovrà mostrarsi coerente rispetto a quanto presentato nell’annuncio. In questo caso i “dati” potranno essere utili per mostrare ai candidati modalità e strumenti di lavoro, obiettivi futuri, benefit e programmi di formazione.

Onboarding, engagement e separation

Una volta che lo sviluppatore – o più in generale il candidato – si è convinto a lavorare per l’azienda, è nel periodo che intercorre dall’onboarding che dovranno essere realizzate le aspettative. Anche in questo caso, al centro ci sono i dati: grazie a sondaggi o interviste con gli sviluppatori e gli altri dipendenti già presenti in azienda sarà possibile individuare quali difficoltà hanno incontrato al loro ingresso, cosa li ha colpiti positivamente e cosa negativamente, cosa avrebbero voluto trovare e non hanno trovato, di cosa hanno bisogno per lavorare bene e per stare bene. Tutti questi elementi saranno fondamentali per affinare l’approccio e gestire al meglio ogni fase del processo, finanche quella di separazione.

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