Leadership femminile

Il valore dei network professionali femminili nel percorso di carriera delle donne

Queste reti consentono di facilitare dei cambiamenti a livello di collettività, spingendo verso la parità di genere, e supportano individualmente i membri nel loro percorso di carriera e di crescita personale. Cosa accade in alcune realtà italiane e internazionali

Pubblicato il 27 Set 2023

network professionali

Nel loro percorso di carriera verso ruoli di leadership in ambito tecnologico le donne sono portate a fare affidamento su reti di persone per ricevere dal supporto emotivo a consigli pratici su come agire in determinate circostanze. Tali reti possono essere identificate in aziende di recruitment, gruppi di colleghi, mentor, line manager, network professionali femminili o anche misti, membri della famiglia. Gli uomini, di contro, risultano essere propensi a fare affidamento più su loro stessi che sulle reti che li circondano, mostrando tendenzialmente maggiore sicurezza. A rivelarlo è uno studio condotto da Boston Consulting Group, Women’s Path to Leadership in Tech. Secondo lo studio, infatti, donne e uomini, pur riconoscendo entrambi il valore delle reti, tendono ad avvalersene in misura diversa con gli uomini che mediamente hanno il doppio delle probabilità rispetto alle donne di non servirsi di alcun supporto esterno per ricevere conferme sulle proprie capacità prima di chiedere una promozione, per la quale magari non soddisfano nemmeno tutti i requisiti. I ricercatori BCG si premurano dunque nell’esortare le donne a cercare mentor interni ed esterni ai luoghi di lavoro creando reti e investendo il tempo per crescere e mantenere tali relazioni.

Due realtà tutte italiane che si stanno impegnando in questo ambito facendo da collettore tra le donne desiderose di dare il proprio contributo professionale nell’innovazione tecnologica sono i due network presenti online (e offline) che stanno riscuotendo successo per il loro approccio pratico e inclusivo: l’Associazione Donne e Tecnologie Women&Tech, fondata nel 2009 dall’imprenditrice Gianna Martinengo, e Shetech, la community fondata sempre nel 2009 da Chiara Brughera che offre opportunità reali per supportare le donne nel mondo tech e digital.

Fare network tra donne aiuta in campo professionale

Allargando lo sguardo, i risultati dello studio BCG, sebbene rilevati da un’analisi condotta in un ambito specifico, quello tech per l’appunto, in realtà possono essere traslati un po’ in tutti i settori in cui le donne operano. Lo si evince in maniera empirica constatando la crescita dei network professionali femminili in più Paesi e in più campi di lavoro, e in maniera più scientifica attraverso i risultati della ricerca guidata da Florence Villesèche, Professoressa Associata nel Dipartimento di Management, Politica e Filosofia e Direttore Accademico della piattaforma Business in Society for Diversity and Difference presso la Copenaghen Business School (considerata dal Financial Times la 36esima migliore Business School Europea su 95), che prende il titolo di Feminism in women’s business networks: A freedom-centred perspective, e riportata poi sotto forma di articolo anche sulle pagine online del World Economic Forum. Lo studio, che mira a comprendere in che modo le reti professionali femminili aiutano a promuovere la libertà delle donne, è stato realizzato analizzando le affermazioni fatte in 1529 post apparsi su quattro blog di network professionali di donne negli Usa e in Uk.

Ellevate Network, la global community di donne impegnate a promuovere l’uguaglianza di genere sul posto di lavoro; Chief, il network femminile ad accesso riservato lanciato nel 2019 e focalizzato sul creare rete e supporto per i leader executive donna che conta già oltre 12.000 associate; PWN Global, il network con base a Parigi ma presente in oltre 30 località nel mondo (compresa l’Italia con PWN Milan) che promuove una leadership improntata sulla parità di genere negli affari e nella società, sono solo alcune delle realtà che puntano a sostenere le donne nella carriera, e oltre, attraverso la forza del networking, e che nel loro insieme, secondo la ricerca guidata dalla professoressa Florence Villesèche, stanno godendo di una popolarità crescente.

Sulla base dell’analisi dei contenuti effettuata dai ricercatori, dunque, è stato possibile rilevare che, nel complesso, i network professionali femminili sono molto apprezzati dalle donne che ne prendono parte per il loro supporto strategico sia individuale che collettivo e aiuta loro a muoversi in luoghi di lavoro ancora prevalentemente dominati da uomini. Questi network professionali, sostengono gli studiosi, sono molto efficaci nella creazione di ambienti in cui le donne prosperano e la ragione più ovvia che le spinge a farne parte è il supporto professionale di cui possono usufruire.

I vantaggi dei network professionali femminili

In generale, i ricercatori hanno scoperto che molti membri dei network professionali femminili vedono queste organizzazioni come un modo per rendere il mondo del business un posto più equo per donne e ragazze. Entrando invece più nel dettaglio, riguardo allo sviluppo della carriera individuale, stipendi più alti e percorsi di crescita, offerte di posti di lavoro migliori e promozioni, sono i principali vantaggi registrati dalle donne che decido di entrare a far parte di un network professionale a loro dedicato, oltre a i consigli di carriera (con network che offrono anche veri e propri programmi di mentoring e incoraggiano attivamente le donne con più esperienza a condividere i dettagli dei loro percorsi di carriera) e non ultimo il supporto psicologico e emotivo, che, fusi insieme, concorrono a generare un aumento della fiducia in se stesse. Per le donne all’inizio della loro carriera, o al ritorno dal congedo di maternità o da un anno sabbatico, l’adesione a una rete professionale globale può svolgere addirittura un ruolo fondamentale.

Last but not least, un altro aspetto percepito positivamente è la valorizzazione della “intersezionalità”, con cui termine si intende la sovrapposizione (o “intersezione”) di diverse identità sociali come razza, classe o genere e delle relative discriminazioni. I network professionali, specialmente quelli più diffusi, spesso forniscono accesso a una maggiore diversità di background ed esperienze rispetto a quella a cui i loro membri potrebbero essere stati abituati, tali interazioni hanno dato alle donne l’opportunità di affrontare meglio i soprusi di potere e i privilegi sul lavoro e oltre.

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