STRATEGIE

Violenza di genere: che cosa si può fare concretamente in azienda. L’esempio di Fincantieri



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Un’iniziativa diffusa sul territorio ha coinvolto migliaia di persone con l’obiettivo di promuovere ambienti professionali più rispettosi e inclusivi. Attraverso formazione, ascolto e politiche mirate, è stato avviato un percorso culturale che mette al centro la persona e la responsabilità condivisa nelle relazioni all’interno del contesto organizzativo

Pubblicato il 26 giu 2025



Violenza di genere

Contrastare la violenza di genere nei contesti lavorativi non è solo un’urgenza sociale, ma una responsabilità che chiama in causa le aziende, soprattutto quelle che operano in settori storicamente a prevalenza maschile.

Che cosa si intende con violenza di genere e come si manifesta in azienda

La violenza di genere si riferisce a qualsiasi atto, comportamento o atteggiamento che causa o è suscettibile di causare danno fisico, psicologico, economico o sessuale a una persona sulla base del suo genere, reale o percepito. In ambito aziendale, può manifestarsi in molteplici forme: molestie verbali o fisiche, discriminazioni nelle opportunità di carriera, isolamento relazionale, uso del potere o dell’autorità per intimidire o manipolare.

Può essere esercitata non solo da superiori, ma anche da colleghi o collaboratori, e spesso si insinua in dinamiche silenziose, normalizzate o sottovalutate. Riconoscerla è il primo passo per prevenirla e costruire una cultura del rispetto realmente inclusiva.

“Respect for Future”: la cultura del rispetto contro la violenza di genere

Fincantieri ha scelto di affrontare questo tema in modo sistemico e strutturato con il progetto “Respect for Future”, un’iniziativa che ha toccato 11 sedi produttive in tutta Italia coinvolgendo, in un solo anno, quasi 10mila persone tra dipendenti, manager e lavoratori dell’indotto.

Il progetto, giunto alla sua tappa conclusiva presso lo stabilimento di Monfalcone, nasce con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema della violenza di genere e diffondere una cultura del rispetto come fondamento della convivenza professionale. Il roadshow ha previsto incontri, testimonianze e momenti di confronto con esperti e figure istituzionali, creando uno spazio di ascolto e consapevolezza condivisa.

Una leadership consapevole per prevenire i comportamenti impropri

L’Amministratore Delegato Pierroberto Folgiero ha sottolineato il significato profondo del progetto: “Con Respect for Future ci siamo assunti la responsabilità sociale del tempo in cui viviamo. L’abbiamo fatto parlando apertamente, senza retorica, ma con azioni concrete per costruire ambienti di lavoro più equi, inclusivi e rispettosi”.

Questo approccio si inserisce all’interno della strategia everyDEI, illustrata da Luciano Sale, Direttore HR & Real Estate del Gruppo, che definisce la parità di genere come uno dei quattro pilastri chiave, insieme all’inclusione delle persone con disabilità, alla valorizzazione delle differenze culturali e al dialogo tra generazioni.

Violenza di genere: dalle parole ai fatti

Tra le iniziative messe in campo da Fincantieri per prevenire la violenza di genere e supportare le persone in difficoltà:

  • una policy globale contro le molestie nei luoghi di lavoro;
  • l’attivazione di una rete di ascolto interna (“Antenne”), realizzata con l’associazione Differenza Donna;
  • la creazione dei “Punti Viola” in collaborazione con DonneXStrada: dieci sedi aziendali trasformate in spazi sicuri per chi si trova in situazioni di pericolo, anche al di fuori del contesto lavorativo.

Un nuovo paradigma culturale per affrontare situazioni complesse e violente in azienda

Non ci siamo rivolti solo alle vittime, ma anche a chi agisce con comportamenti violenti, per comprenderne le dinamiche e costruire una prevenzione reale”, ha dichiarato Lorenza Pigozzi, Direttore Comunicazione Strategica, evidenziando la volontà di Fincantieri di ribaltare il paradigma tradizionale nella lotta alla violenza di genere.

Dopo il lancio a Trieste, il roadshow ha attraversato l’Italia toccando Ancona, Castellammare di Stabia, Bari, Palermo, Riva Trigoso, Muggiano, Pordenone, Genova, Sestri Ponente e Marghera. Un percorso che non solo ha acceso i riflettori su un problema spesso sommerso, ma ha anche promosso un modello di leadership che mette al centro le persone, il rispetto e la corresponsabilità.

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