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Ristorazione aziendale smart: le soluzioni per offrire un servizio di mensa senza bisogno di cucina



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Elior, azienda specializzata nei servizi di ristorazione collettiva, ha introdotto una nuova tecnologia di confezionamento per rendere la pausa pranzo flessibile, tecnologica e digitalizzata e rispondere alle esigenze dei lavoratori

Pubblicato il 30 nov 2023



ristorazione aziendale: concept ordinazione cibo online
Immagine di ZOLDATOFF da Shutterstock

La ristorazione aziendale in Italia ha dovuto adattarsi a una più strutturale diffusione dello Smart Working e alle mutate esigenze dei lavoratori. Da un lato, sono sempre più attenti al loro benessere e alla sostenibilità, anche quando si parla dei cibi che consumano, e dall’altro sono desiderosi di una maggiore personalizzazione dell’offerta ristorativa. Questi elementi hanno influenzato, e continuano a farlo, anche la pausa pranzo e i break, portando le aziende a ripensare spazi e dinamiche.

La ristorazione aziendale in Italia: lo stato attuale

Tutto questo avviene in uno scenario mondiale in cui la ristorazione collettiva – un settore chiave dell’economia italiana, con un indotto pari a 6,5 miliardi di euro e la preparazione di circa 1,5 miliardi di pasti serviti annualmente a 95.000 dipendenti (fonte: Oricon– Osservatorio Ristorazione Collettiva e Nutrizionale) – deve fare i conti con l’aumento generalizzato dei costi.

Le aziende che vogliono offrire un benefit ai lavoratori devono quindi ripensare la pausa pranzo, sia per rispondere alle richieste dei lavoratori sia per efficientare la spesa, tenendo conto anche di un altro aspetto: la responsabilità sociale d’impresa. È compito delle aziende, infatti, garantire un pasto equilibrato e soddisfare le esigenze dei dipendenti sia dal punto di vista nutrizionale sia come tutela della qualità della vita.

Pausa pranzo: cosa cercano i dipendenti

La crescente consapevolezza dell’importanza del cibo e della nutrizione per il benessere individuale e della qualità del welfare aziendale sono al centro delle priorità dei lavoratori. Ecco perché serve la richiesta di soluzioni innovative.

Elementi che le imprese devono tenere in considerazione, dal momento che in Italia il 64,5% delle persone dichiara che il pranzo è il pasto principale della giornata (fonte: Statista) e che una buona percentuale di italiani (51%) è attenta a ridurre, ad esempio, l’utilizzo della carne per questioni ambientali e a consumare alternative tipicamente raccomandate nelle linee guida dietetiche, come legumi (84%), uova (82%), pesce (77%), formaggi (72%) e frutta secca in guscio (69%) (fonte: Crea).


È in questo contesto, anche anticipando trend che si sarebbero consolidati nel corso degli anni, che Elior, nel periodo Covid-19, ha sviluppato il progetto iColti in Tavola.

«Per Elior innovare significa anticipare il futuro della ristorazione, sviluppando le migliori soluzioni a livello di ristorazione collettiva – afferma Roberta Dilernia, Human Resource Director Elior –, mettendo sempre al centro i bisogni del singolo individuo, per combinarli con quelli dell’organizzazione di cui fa parte e aiutarlo così a essere più produttivo e soddisfatto. Dove non c’è sistema di ristorazione aziendale, i lavoratori lo stanno richiedendo: è ormai considerato un welfare necessario, salito di posizione nella scala delle priorità delle persone, più dei ticket. Il buono pasto, infatti, ha un valore che perde potere d’acquisto, soprattutto in questo particolare periodo storico caratterizzato dall’inflazione, mentre i servizi di ristorazione aziendale hanno un’incidenza di costo minima sul lavoratore, oltre a ottimizzare i tempi e migliorare la qualità della vita, perché il lavoratore non deve preoccuparsi di prepararsi il pranzo».

Who's Who

Roberta Dilernia

Human Resource Director Elior

Roberta Dilernia

Tecnologia, digitalizzazione e flessibilità per migliorare la mensa aziendale

Il mondo della ristorazione collettiva, quindi, è chiamato a rispondere a queste nuove esigenze. Ecco perché i modelli di servizio stanno evolvendo verso una maggiore flessibilità e qualità.

«In questo contesto – aggiunge Dilernia – si inseriscono le nostre tecniche di produzione e conservazione basate sull’uso della tecnologia Atp, un metodo di confezionamento che non altera le caratteristiche nutrizionali e il gusto degli alimenti, ma ne allunga la shelf life. E non solo, anche le soluzioni tecnologiche come Food360 e Urban360 per un accesso sicuro ai pasti 24/7, ideale per aziende di ogni dimensione, magari con personale organizzato su turni serali o notturni, oltre alla digitalizzazione dei processi per una scelta informata e personalizzata del pasto, con ordini tramite app. Al fianco dell’innovazione della nostra offerta food, lavoriamo altresì per offrire soluzioni sempre più flessibili: in un panorama come quello italiano, fatto di PMI, che sempre di più scelgono di offrire soluzioni di welfare ai loro dipendenti, abbiamo sviluppato un’offerta per le aziende più piccole che vogliono andare incontro alle esigenze dei dipendenti senza rinunciare al gusto. Le nuove soluzioni che abbiamo sviluppato, grazie alla tecnologia e alle innovazioni di processo, rendono il servizio economicamente sostenibile anche per le realtà con un numero ristretto di dipendenti. Ma riescono a rispondere anche alle richieste delle grandi organizzazioni che hanno sedi locali decentrate o che hanno mantenuto il lavoro ibrido».

Con l’Atp soluzioni “complete” per tutti

Oltre alle classiche soluzioni di ristorazione, grazie alle nuove tecnologie di cottura e confezionamento dei pasti e al supporto della tecnologia e della digitalizzazione è possibile attivare diverse sinergie per assicurare il benessere dei lavoratori e dell’ambiente.

«L’atmosfera modificata – spiega Dilernia – consente di estendere la shelf life di un piatto per circa una settimana, con importanti risvolti in termini di sostenibilità e lotta al food waste, grazie alla possibilità di ottimizzare meglio le scorte e il cibo impiegato. Utilizzando l’Atp abbiamo lanciato il Progetto iColti In Tavola, la nuova linea di pasti sicuri, flessibili, completi e bilanciati per una pausa pranzo veloce o più tradizionale. Questa linea, grazie all’ampia varietà di ricette, sono quasi 250, e ingredienti, si presta a un altissimo livello di personalizzazione, ideale per le diete di qualsiasi esigenza. In particolare, abbiamo predisposto diverse linee di prodotto, adatte a soddisfare le esigenze di tutti, dai piatti della tradizione, alle proposte legate al benessere e all’alimentazione sportiva, fino alle esigenze di regimi alimentari specifici come le diete vegane o quelle indicate per le intolleranze».

Il progetto permette alle aziende di offrire soluzioni di welfare ai dipendenti, a cui vengono offerti piatti adatti a tutte le esigenze nutrizionali, sia che si trovino in ufficio, anche attraverso l’uso di smart locker intelligenti completamente automatizzati, sia in Smart Working .

Per tutti i dipendenti attenti ai valori nutrizionali e alla sostenibilità, i piatti riportano anche i valori nutrizionali sia informazioni sulla CO2 emessa.


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