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Essere un leader efficace, e umano: 3 qualità che non posso mancare oggi

Un approccio più umano alla leadership. È questo quello che i dipendenti chiedono oggi ai propri leader. Per raggiungere questo obiettivo Gartner ha individuato tre qualità che non possono mancare a chi ha il compito di traghettare l’organizzazione verso il futuro

Pubblicato il 14 Dic 2022

Essere un leader efficace - leadership umana

L’esperienza della pandemia ha provocato un forte impatto sul mondo del lavoro che sta avendo come conseguenza non solo il ripensamento dei modelli organizzativi, ma dell’intero rapporto tra lavoratore e azienda. In pratica oggi si sta dando sempre più spazio alle esigenze della persona che mai come adesso è alla ricerca di un equilibro tra vita privata e vita lavorativa, vuole sentirsi parte di un progetto, affrontare un percorso di crescita professionale e vivere esperienze di valore.

Per creare un ambiente di lavoro favorevole allo sviluppo dell’impresa serve dunque una nuova leadership, più umana, capace di interpretare il cambiamento e favorire nuove relazioni virtuose tra i lavoratori e l’impresa stessa. In un contesto globale complesso come quello attuale, i leader devono far sentire i dipendenti compresi come individui, mostrare più capacità di adattamento, consentendo flessibilità e supporto che rispondano alle esigenze specifiche dei membri del team.

Tre qualità per essere un leader efficace, e umano

I dipendenti chiedono ai leader di adottare un approccio più umano alla leadership, ma solo per il 29% lo sono in modo efficace, rivela Gartner che individua le tre le principali qualità che servono a un leader oggi per avere successo nell’ambiente aziendale.

Autenticità

Oggi ai dipendenti viene chiesto di essere se stessi sul posto lavoro. Tuttavia solo per il 26% i membri del team con cui lavorano condividono la propria opinione su temi attuali, perché questo potrebbe creare attriti. Considerando che per le persone non è più sufficiente modellare un comportamento professionale in linea con i valori dell’organizzazione. Invece di imporre rigidi confini professionali, i leder  devono essere capaci di creare uno spazio per un’espressione personale sicura. L’obiettivo è favorire l’apertura, attraverso la creazione di un ambiente inclusivo che sostenga altresì i valori aziendali.

Empatia

Con le videocamere accese all’interno delle abitazioni, i confini tra vita lavorativa e vita privata sono sempre più sottili e non è raro che stress personali possano riversarsi nell’orario di lavoro. Ecco perché i leader umani dovrebbero supportare non solo le esigenze lavorative dei team ma anche quelle della vita delle persone. Questo è un aspetto che richiedono fortemente anche i lavoratori più giovani appartenenti alla Gen Z, un fascia generazionale che richiede un’elevata intelligenza emotiva a chi li guida (secondo l’81% dei Direttori HR). Ciò che serve dunque per essere un leader efficace è avere più empatia, mostrando sincera cura, rispetto e preoccupazione per il benessere dei dipendenti.

Adattività

I dipendenti continuano a richiedere più flessibilità lavorativa, spingendo le organizzazioni ad abbracciare lo Smart Working. In generale ci sono esigenze specifiche su quando, quanto, con chi e su cosa si lavora, spiega Gartner. L’87% degli HR manager afferma che i dipendenti si aspettano un’esperienza di lavoro più personalizzata, che soddisfi le loro esigenze specifiche. I leader devono dunque essere in grado di gestire flussi di lavoro su misura che rispondano alle circostanze uniche di ciascun dipendente.

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