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E-recruiting, cos’è e come trasforma il processo di selezione dei candidati



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Ai tradizionali colloqui in presenza, si affiancano strumenti e metodologie digitali, spesso basati su AI, in grado di scovare le risorse più in linea con una precisa posizione lavorativa, con benefici in termini di riduzione di tempi e costi oltre che rafforzamento dell’Employer Branding

Pubblicato il 17 apr 2024



e-recruiting

Un’opportunità ma anche una sfida non semplice che i recruiter si trovano oggi ad affrontare: trovare le persone adatte, con competenze specifiche, nel momento giusto e spesso in tempi brevi. A supportare le aziende in questo nuovo scenario entra in gioco l’e-recruiting, o recruiting digitale: un processo di scouting, selezione e reclutamento online dei candidanti che in parte modifica il mondo in cui le organizzazioni vanno a caccia di talenti.

Cosa si intende per e-recruiting e come funziona

L’e-recruiting rappresenta l’evoluzione digitale del processo di selezione del personale, sfruttando le tecnologie e i canali online per attrarre, valutare e assumere nuove risorse.

Bacheche virtuali, database online, LinkedIn: è così che la rete ha in pratica cambiato non soltanto il modo in cui oggi si cerca lavoro, ma anche i processi con cui le organizzazioni trovano le nuove figure. Ai tradizionali colloqui in presenza, si affiancano risorse digitali in grado di scovare le risorse più in linea con una precisa posizione lavorativa, con benefici anche in termini di riduzione dei tempi.

Di quali fasi si compone un processo di e-recruiting

L’e-recruiting comprende una serie di step strategicamente integrati, che sfruttano la tecnologia per ottimizzare l’intero ciclo di assunzione. Vediamo nel dettaglio quali sono le fasi.

Innanzitutto si parte con la definizione puntuale del profilo del candidato ideale, identificando competenze, esperienze e soft skill. Successivamente, attraverso i canali digitali, inclusi i social media, i siti di annunci di lavoro, e la sezione del sito web dedicata alle carriere, si diffondono le posizioni aperte, mirando a raggiungere un pubblico vasto ma al contempo specifico.

Questa fase è supportata dai software ATS (Applicant Tracking System), strumenti tecnologici progettati per semplificare e ottimizzare il processo di reclutamento e selezione delle persone. Si tratta di sistemi che consentono alle aziende di gestire in modo efficiente grandi volumi di candidature, automatizzando la raccolta e l’organizzazione dei CV, facilitando una prima selezione basata su parole chiave e criteri predefiniti. Questo permette di filtrare efficacemente i candidati, assicurando che procedano alle fasi successive solo quelli più in linea con i requisiti .

Segue una fase di screening iniziale, che può includere l’uso di test online, questionari di preselezione e video colloqui, per valutare le competenze tecniche e le soft skill dei candidati. Questi strumenti digitali consentono di ottenere, in poco tempo e in modo più semplice rispetto ai colloqui face-to-face, le informazioni necessarie per avere un quadro completo, con bias ridotti.

I candidati che superano questa fase possono essere invitati a partecipare a ulteriori colloqui di approfondimento, che possono svolgersi sia in modalità digitale, attraverso piattaforme di videoconferenza, sia, nelle fasi finali, attraverso incontri in presenza, a seconda delle preferenze e delle politiche aziendali.

Infine, una volta individuato il candidato ideale, il processo si conclude con l’offerta di lavoro e l’onboarding digitale, che può includere la firma elettronica di documenti, la formazione online e la presentazione virtuale ai futuri colleghi.

Quali sono i vantaggi dell’e-recruiting

Per le aziende, accanto ai benefici più immediati e di cui abbiamo già parlato – ovvero l’ampliamento del bacino dei candidati, una maggiore efficienza che si traduce nella riduzione dei tempi e in un risparmio significativo in termini di costi operativi – i vantaggi si estendono ben oltre. Adottare processi di reclutamento digitali fornisce accesso a dati e metriche sui candidati che aiutano la Direzione HR a prendere decisioni informate e basate su evidenze concrete, ottimizzare le strategie di recruiting e individuare eventuali aree di miglioramento.

In che modo migliora l’Employer Branding

Anche l’Employer Branding beneficia dell’e-recruiting: una presenza online ben curata insieme a strategie di reclutamento digitale aiutano a costruire e promuovere l’immagine dell’azienda come luogo desiderabile in cui lavorare. Sfruttando piattaforme come i social media, i siti web e i blog, le aziende raccontano la loro storia, condividono i valori, la mission, le iniziative di responsabilità sociale e i successi. Si tratta di un tipo di comunicazione che aumenta la visibilità dell’organizzazione e aiuta allo stesso tempo i candidati a identificarsi meglio con la cultura lavorativa della realtà per cui intendono candidarsi.

LinkedIn: un valido strumento non solo per chi cerca lavoro, ma anche per reclutare talenti

Con 830 milioni di membri e oltre 58 milioni di aziende registrate Linkedin rappresenta la piattaforma social più utilizzata (ed efficace) per cercare lavoro e trovare risorse. Non tutti sanno che presenta una funzionalità premium, LinkedIn Recruiter, progettata specificamente per le aziende che intendono ottimizzare le loro strategie di ricerca e selezione dei talenti.

Come funziona LinkedIn Recruiter

LinkedIn Recruiter consente di sfruttare una funzionalità di ricerca avanzata per identificare candidati che corrispondano a criteri specifici, come competenze, esperienza lavorativa, posizione geografica e settore di appartenenza. Offre ai recruiter la possibilità di organizzare le loro sessioni di scouting in “progetti”, che permettono di raggruppare e gestire i candidati per specifiche posizioni aperte o iniziative di reclutamento. All’interno di un progetto, è possibile collaborare con altri membri del team, condividere candidati e monitorare l’avanzamento del processo di selezione. Inoltre, attraverso LinkedIn Recruiter, si ha accesso a un numero più elevato di InMail, ovvero i messaggi diretti che possono essere inviati ai candidati, anche a coloro che non fanno parte della propria rete. Questo facilita l’avvio di conversazioni con potenziali candidati, aumentando le possibilità di ricevere risposte.

La piattaforma fornisce dati analitici e insight sui talenti, che possono aiutare a comprendere meglio il mercato del lavoro e le tendenze relative a specifici settori o competenze. Queste informazioni possono essere utilizzate per ottimizzare le strategie di attraction e prendere decisioni più informate. Un aspetto molto utile da tenere presente è che la funzionalità consente di costruire e mantenere una pipeline di candidati potenziali per future opportunità di lavoro.

I recruiter possono, così, salvare i profili dei candidati di interesse e categorizzarli in base a vari criteri, facilitando la creazione di un pool di talenti disponibile a cui attingere. Infine, LinkedIn Recruiter utilizza algoritmi per fornire suggerimenti intelligenti sui candidati, basati sulle ricerche precedenti e sulle interazioni con i profili. Questo aiuta a scoprire talenti che potrebbero essere sfuggiti durante la ricerca iniziale.

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