INTERVISTA

Attrarre e trattenere giovani talenti nella ristorazione. La strategia phygital di Cannavacciuolo Group

Ambassador, career tour, onboarding digitale, canali social e non solo. Nuove priorità e strategie per il Gruppo che punta sul creare rapporti sempre più lunghi e soddisfacenti con le persone del team. A fare da legante la figura carismatica dello Chef stellato Antonino, a gestire la strategia HR Manuel Pranzo, il Direttore delle Risorse Umane che abbiamo intervistato

Pubblicato il 11 Apr 2023

Canavacciuolo Group

Lavorare sul prolungarsi della permanenza. «Così come ci impegniamo per far stare bene e il più a lungo i nostri ospiti, lo facciamo anche con il nostro personale». A dirlo è Manuel Pranzo, Direttore delle Risorse Umane di Cannavacciuolo Group, al quale abbiamo chiesto come la nota realtà della ristorazione nella quale ha il compito di gestire il capitale umano sta affrontando il momento certamente poco favorevole in termini di talent acquisition e retention.

I numeri della ristorazione in Italia

Partiamo da alcuni dati certi. Secondo il Rapporto Osservatorio Ristorazione 2023 di RistoratoreTop, giunto alla sua quarta edizione, lo scorso anno ben il 76% dei ristoratori ha perso figure professionali di cucina o di sala e uno su due dichiara ad inizio 2023 di avere ancora problemi di personale. Stando a quanto riportato dallo studio, tra i problemi più riscontrati dai recruiter ci sono: assenza di candidature in risposta ad annunci (58%); “no show” a colloquio (39%); rifiuto di lavorare di sera o durante weekend e festivi (38%), esplicita di richiesta da parte dei candidati di lavorare senza contratto (20%).

Se a questi dati affianchiamo il fatto che negli ultimi sei anni gli iscritti alle scuole alberghiere sono praticamente dimezzati, appare evidente come ci sia una disillusione diffusa dei giovani della GenZ verso questo settore, tanto più che la concorrenza delle nuove professioni, più agili e digitali, cresce velocemente.

«Occorre che i ristoratori facciano squadra e lavorino per reinventare il settore, rendendolo attraente», ha commentato i risultati del rapporto Lorenzo Ferrari, Presidente dell’Osservatorio Ristorazione.

La ristorazione che cambia

Intraprendere un cambiamento in un settore tradizionale e con degli ovvi limiti in termini di flessibilità come quello della ristorazione non è certo semplice, ma, allo stato dei fatti, ormai necessario. Ne è convinto anche Manuel Pranzo, l’HR manager al quale è stato affidato il compito di definire le strategie HR guardando al futuro di Cannavacciuolo Group. Un’impresa non certo semplice se si pensa che il gruppo, con sede in Piemonte a Borgomanero, in provincia di Novara, conta oggi circa duecentocinquanta collaboratori e undici location (tra ristoranti, hospitality e laboratorio di produzione).

«È necessario ripartire dalla formazione specializzata, ovvero dalle scuole alberghiere, a patto che queste si aggiornino in termini di contenuti e di strumenti formativi – sostiene Manuel Pranzo -. Contemporaneamente bisogna mettere la persona al centro, non solo il cliente, ma anche chi internamente all’azienda, col proprio lavoro, tempo e professionalità, consente di soddisfare le esigenze di quel cliente».

L’ingrediente segreto di Cannavacciuolo Group

Non è propriamente una magia perché, confessa Manuel Pranzo, anche Cannavacciuolo Group, col suo nome importante, negli ultimissimi anni registra qualche difficoltà nel portare a bordo giovani risorse da inserire all’interno di un percorso di carriera da intraprendere insieme. Tuttavia, il gruppo ha un ingrediente segreto che racchiude in sé tutti i valori sui quali si basa: la pacca sulla spalla. Sì, quella pacca che tante volte ci ha fatto sorridere guardando la televisione ma che invece condensa mille storie, mille significati.

C’è la storia dello Chef, della sua passione, della sua ambizione, del suo lavoro e delle sue stelle, dei suoi affetti più cari che abbiamo imparato a conoscere (Antonino Cannavacciuolo gestisce il gruppo insieme alla moglie Cinzia Primatesta, ndr). Ci sono richiami, ma più volte incoraggiamenti. Ci sono risate. C’è consolazione. In una parola, c’è famiglia.

Ed è proprio questo senso di famiglia che l’azienda vuole preservare e valorizzare sempre di più, ne sono un esempio gli ambassador, «persone che già da qualche anno fanno parte della squadra e hanno anche il compito di diffondere i valori di famiglia, appunto, trasparenza, condivisione. Delle figure significative soprattutto per i nuovi arrivati che in loro trovano un punto di riferimento durante l’ingresso nel gruppo», spiega il manager.

Oltre la pacca, ci sono i fatti

Bello certo, ma oltre la pacca? Oltre la pacca ci sono i fatti. C’è un’azienda che ha deciso di far lavorare le persone cinque giorni a settimana (mentre la norma nella ristorazione è sei). Ci sono i pranzi ogni domenica del team di Villa Crespi (la location più famosa del gruppo, ndr), a cui spesso partecipa anche lo Chef, per rilassarsi insieme dopo una settimana di lavoro in vista dei due giorni di chiusura che sono lunedì e martedì. Ci sono la voglia e l’impegno di guardare avanti verso soluzioni per il benessere organizzativo, per implementare percorsi di crescita coinvolgenti, motivanti e stimolanti, per un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata.

Strategie per attrarre giovani talenti

Se non vengono da te, vai tu da loro. Questo significa avere la capacità di calarsi in contesti diversi, lì dove i giovani talenti si trovano, parlando il loro stesso linguaggio.

Così Cannavacciuolo Group è sbarcato su Instagram, e tra poco atterrerà su TikTok, con un modo di porsi, di raccontarsi, ancora più diretto e genuino, dando voce alle persone che quella realtà la vivono ogni giorno. Così come più “smart” sono diventati gli annunci di lavoro, più chiari e completi rispetto a ciò che l’azienda offre e a ciò che l’azienda cerca, per tutti i ruoli: persone brillanti, sorridenti e appassionate; il racconto di una storia, di un’esperienza di vita; determinazione e sincerità, è scritto nei job post.

Ma non solo nuovi obiettivi di social media strategy e un nuovo approccio nel job posting. Cannavacciuolo Group ha scelto di andare incontro alle proprie potenziali risorse organizzando un Career Tour in cinque tappe. La prima, tenutasi nel mese di marzo presso il Café & Bistrot di Novara, ha fatto registrare cinque nuovi contratti e 26 candidati entrati nel processo di recruiting. L’ultima tappa del tour prevista per ottobre si terrà a casa dello Chef al Laqua Countryside in Campania.

«Questi incontri si caratterizzano per il taglio completamente informale. Eliminati i CV dalle mani, grazie al contributo degli Ambassador, gli aspiranti professionisti della ristorazione possono conoscere Cannavacciuolo Group direttamente da chi ne fa parte», racconta Manuel Pranzo.

Ma ci si incontra e ci si conosce anche in un mondo sempre più phygital, come con il nuovo processo di onboarding digitale che Cannavacciuolo Group sta sviluppando insieme a Frog Learning.

«Ogni risorsa – spiega Manuel Pranzo −, circa 48 ore prima del suo ingresso in azienda, riceve un link d’invito a un percorso di circa 30 minuti molto interattivo, molto digitale, fatto di verifiche ‘vero o falso’, di vignette, di dialoghi e altro, alla scoperta della nostra azienda. Così per permettere di avere una conoscenza chiara del nostro gruppo già due giorni prima di entrare a farne parte».

Gli strumenti di Digital HR

Quello per l’onboarding digitale non è l’unico software HR già in uso nella business unit guidata da Manuel Pranzo.

Già da alcuni anni (dal 2018 per l’esattezza) Cannavacciuolo Group utilizza la piattaforma per il recruiting Inrecruiting di Zucchetti. Il software ATS – Applicant Tracking System supporta gli esperti nell’attività di job posting, nello screening dei CV, nel monitoraggio delle campagne, nel tener traccia dei vari step del processo di selezione, nella creazione di un database CV con funzionalità di ricerca avanzata per individuare le potenziali risorse, interne e esterne, verso le quali indirizzarsi.

Dal mese di gennaio di quest’anno, gli aspetti più amministrativi, come la gestione delle presenze, dei permessi e delle ferie, delle paghe e dei cedolini, sono state internalizzate tramite l’uso di TeamSystem HR People App. Al software è affidata anche la gestione della valutazione trimestrale delle persone impiegate in sede. Il momento è finalizzato a premiare i risultati ottenuti e individuare possibilità di miglioramento. Entro il prossimo anno questo momento di confronto e di crescita verrà esteso a tutta l’azienda.

«Il tempo risparmiato da poter dedicare ad attività di maggior valore è il più importante vantaggio apportato da questi strumenti», afferma Manuel Pranzo.

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