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I progetti di formazione e sviluppo dei talenti ricoprono sempre più un ruolo strategico per il successo delle strategie di digital transformation. È un cambiamento che impone alle direzioni HR di ripensare i modelli di formazione per sviluppare iniziative sempre più coinvolgenti sfruttando i nuovi trend digitali. Il digitale è infatti un abilitatore di nuovi modelli formativi che, attraverso i dispositivi mobili e le piattaforme in Cloud, rispondono al nuovo modo di lavorare, comunicare e collaborare delle organizzazioni, aiutando le aziende ad affrontare le sfide di velocità, cambiamento e upgrade di competenze e soft skill imposte dal mercato globale. Del resto gli stessi dipendenti si aspettano al lavoro il medesimo livello di qualità e semplicità d’uso delle reti e dei device che li accompagnano ovunque e, a maggior ragione i Millennials, in ufficio si aspettano lo stesso approccio digitale.
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personale deve dunque affrontare una duplice sfida, come conferma l’Osservatorio HR Innovation Practice 2015 della School of Management del Politecnico di Milano. Da una parte allinearsi agli obiettivi aziendali supportando i manager nel riconoscere e sviluppare le competenze e professionalità utili al business; dall’altra parte ripensare i propri modelli di formazione in una logica digitale perché sia veloce e tempestiva nell’erogazione, rinforzi le competenze senza limiti di tempo, spazio e famiglia professionale e ingaggi i dipendenti con il loro stesso linguaggio: immediatezza, facilità d’uso e velocità.
Ma perché ciò avvenga, la divisione Formazione e Sviluppo deve a sua volta sviluppare quattro prerogative:
- cura dei contenuti didattici: esiste una tale offerta di contenuti che bisogna individuare i migliori, i più rilevanti per gli obiettivi prefissati e i più adatti allo strumento mobile, quindi organizzarli e tenerli aggiornati;
- progettazione di percorsi formativi in veste digitale: assicurarsi che tutti i contenuti erogati online siano correttamente presentati, facilmente accessibili e visibili, anche in collaborazione con la comunicazione;
- community management: gestione delle comunità interne di condivisione delle conoscenze ed esperienze, mantenendole vive, stimolanti e dinamiche;
- coaching: sviluppare competenze di coaching per far crescere le persone all’interno dell’organizzazione.
I vantaggi della formazione su smartphone e tablet
Oggi basta un telefonino, senza computer e scrivania, per ricevere materiali, partecipare a sessioni d’aula in remoto e fare test di apprendimento. L’accesso alle informazioni senza limiti spazio-temporali aumenta la competitività, riduce i costi e genera un più alto livello di soddisfazione nei dipendenti. Le possibilità di applicazione sono diverse, da chi ha un contatto diretto con la clientela alle unità organizzative decentralizzate e/o in movimento. I dispositivi sono sempre a portata di mano e collegati alla rete (e quando non lo sono c’è comunque la modalità offline di fruizione dei contenuti didattici). E a ciò si aggiungono le tecnologie Cloud, veloci e facilmente scalabili.
Ecco che vincoli di tempo e budget, che in passato limitavano l’accesso alla formazione a determinate famiglie professionali, sono dunque superati da smartphone e tablet, che estendono il bacino dei possibili fruitori. Anche tablet condivisi, ad esempio, dalla forza vendita di un negozio, dagli operai di un’azienda o dal personale di un ristorante consentono l’accesso a più persone con username e password personali, consentendo una fruizione user-friendly di corsi di formazione e costi contenuti per l’azienda.
Rendere più facile e diffuso l’accesso presuppone ovviamente una rivisitazione della didattica da parte dei responsabili della formazione, ma soddisfatta questa premessa i nuovi canali formativi consentono a più persone di crescere professionalmente, di farlo più velocemente e compatibilmente con la loro organizzazione quotidiana, contribuendo ai risultati di business.
È chiaro che investire nello sviluppo dei dipendenti migliora il loro stesso coinvolgimento, il livello di motivazione e la produttività. Per avere una conferma e quantificare il ROI, sono oggi disponibili cruscotti aziendali che, attraverso sistemi digitali, misurano l’efficacia della formazione ai fini delle performance individuali e delle attese di business e permettono di aggiustare il tiro (di investimenti e scelte formative) in tempo reale.