Nuove tendenze

Quattro passi per rendere efficace la formazione con le tecnologie digitali

Cura dei contenuti didattici, progettazione di nuovi percorsi online, gestione delle community interne per la condivisione dell’esperienza, sviluppo delle competenze di coaching. Sono queste le principali prerogative che la divisione Formazione e Sviluppo deve avere per abilitare nuovi modelli e far leva, in particolare, su device mobili e cloud computing

Pubblicato il 04 Ott 2016

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I progetti di formazione e sviluppo dei talenti ricoprono sempre più un ruolo strategico per il successo delle strategie di digital transformation. È un cambiamento che impone alle direzioni HR di ripensare i modelli di formazione per sviluppare iniziative sempre più coinvolgenti sfruttando i nuovi trend digitali. Il digitale è infatti un abilitatore di nuovi modelli formativi che, attraverso i dispositivi mobili e le piattaforme in Cloud, rispondono al nuovo modo di lavorare, comunicare e collaborare delle organizzazioni, aiutando le aziende ad affrontare le sfide di velocità, cambiamento e upgrade di competenze e soft skill imposte dal mercato globale. Del resto gli stessi dipendenti si aspettano al lavoro il medesimo livello di qualità e semplicità d’uso delle reti e dei device che li accompagnano ovunque e, a maggior ragione i Millennials, in ufficio si aspettano lo stesso approccio digitale.

La direzione del

personale deve dunque affrontare una duplice sfida, come conferma l’Osservatorio HR Innovation Practice 2015 della School of Management del Politecnico di Milano. Da una parte allinearsi agli obiettivi aziendali supportando i manager nel riconoscere e sviluppare le competenze e professionalità utili al business; dall’altra parte ripensare i propri modelli di formazione in una logica digitale perché sia veloce e tempestiva nell’erogazione, rinforzi le competenze senza limiti di tempo, spazio e famiglia professionale e ingaggi i dipendenti con il loro stesso linguaggio: immediatezza, facilità d’uso e velocità.

Ma perché ciò avvenga, la divisione Formazione e Sviluppo deve a sua volta sviluppare quattro prerogative:

  1. cura dei contenuti didattici: esiste una tale offerta di contenuti che bisogna individuare i migliori, i più rilevanti per gli obiettivi prefissati e i più adatti allo strumento mobile, quindi organizzarli e tenerli aggiornati;
  2. progettazione di percorsi formativi in veste digitale: assicurarsi che tutti i contenuti erogati online siano correttamente presentati, facilmente accessibili e visibili, anche in collaborazione con la comunicazione;
  3. community management: gestione delle comunità interne di condivisione delle conoscenze ed esperienze, mantenendole vive, stimolanti e dinamiche;
  4. coaching: sviluppare competenze di coaching per far crescere le persone all’interno dell’organizzazione.

I vantaggi della formazione su smartphone e tablet


Oggi basta un telefonino, senza computer e scrivania, per ricevere materiali, partecipare a sessioni d’aula in remoto e fare test di apprendimento. L’accesso alle informazioni senza limiti spazio-temporali aumenta la competitività, riduce i costi e genera un più alto livello di soddisfazione nei dipendenti. Le possibilità di applicazione sono diverse, da chi ha un contatto diretto con la clientela alle unità organizzative decentralizzate e/o in movimento. I dispositivi sono sempre a portata di mano e collegati alla rete (e quando non lo sono c’è comunque la modalità offline di fruizione dei contenuti didattici). E a ciò si aggiungono le tecnologie Cloud, veloci e facilmente scalabili.

Ecco che vincoli di tempo e budget, che in passato limitavano l’accesso alla formazione a determinate famiglie professionali, sono dunque superati da smartphone e tablet, che estendono il bacino dei possibili fruitori. Anche tablet condivisi, ad esempio, dalla forza vendita di un negozio, dagli operai di un’azienda o dal personale di un ristorante consentono l’accesso a più persone con username e password personali, consentendo una fruizione user-friendly di corsi di formazione e costi contenuti per l’azienda.

Rendere più facile e diffuso l’accesso presuppone ovviamente una rivisitazione della didattica da parte dei responsabili della formazione, ma soddisfatta questa premessa i nuovi canali formativi consentono a più persone di crescere professionalmente, di farlo più velocemente e compatibilmente con la loro organizzazione quotidiana, contribuendo ai risultati di business.

È chiaro che investire nello sviluppo dei dipendenti migliora il loro stesso coinvolgimento, il livello di motivazione e la produttività. Per avere una conferma e quantificare il ROI, sono oggi disponibili cruscotti aziendali che, attraverso sistemi digitali, misurano l’efficacia della formazione ai fini delle performance individuali e delle attese di business e permettono di aggiustare il tiro (di investimenti e scelte formative) in tempo reale.

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